L’effetto Powell fa decollare di nuovo Wall Street con il Chairman della Fed che reitera la sua strategia “dovish” continuando ad alimentare la bolla azionaria, sull’immobiliare e quella recente sulle commodities, grazie alla promessa di tassi di interesse bassi per un periodo ancora indefinito.
Lo S&P500 guadagna poco più dell’un percento, il Nasdaq si ferma invece al punto percentuale recuperando una partenza ampiamente negativa per la terza seduta consecutiva. Infine, il Russell vola (+2,4%), trascinato dall’euforia per le small caps.
Ieri è infatti ripartita la sfida sui titoli Gamestop (+100%) e AMC (+40%) tra piccoli risparmiatori rialzisti ed hedge funds, in larga misura al ribasso.
Tesla ha recuperato quattro punti percentuali, risalendo al di sopra dei $700, mentre ancora deboli le chiusure delle principali società tecnologiche con Apple ed Amazon che cedono un punto percentuale.
VIX in brusco calo di oltre il dieci per cento a quota 21,35.
Sul mercato obbligazionario, prosegue il movimento di rialzo dei tassi di interesse con il rendimento del Tbond che sale fino al 1,43% per poi chiudere al 1,39% in crescita di due punti base.
Non si arresta, anzi continua ad infuocarsi, la marcia inarrestabile delle materie prime con il rame che guadagna un altro tre per cento ed il petrolio oltre il due chiudendo al di sopra dei 63 dollari al barile, nuovo massimo da gennaio 2020.
Avanzano anche frumento (+2%), soia (+1%) e tra i metalli il palladio (+4%), che si scuote dal torpore di diverse settimane.
Fermo, invece, l’argento malgrado ampie oscillazioni intraday, mentre l’oro si indebolisce (-0,5%) scendendo al di sotto dei 1.800 dollari l’oncia.
Sul mercato valutario prosegue l’indebolimento del biglietto verde fino a 1,217 nei confronti dell’euro.
Fonte MarketInsight







