Wall Street parte negativa in scia all’andamento pesante dei mercati europei che scontano la nuova impennata dei contagi in tutto il Vecchio Continente.
I listini tuttavia non affondano ed, al contrario, iniziano un lento recupero che li porta vicino alla parità in prossimità della chiusura per alcuni di loro.
Il bilancio della seduta vede il Dow Jones e lo S&P500 praticamente allineati con una perdita dello 0,1-0,2%, mentre il Nasdaq cede mezzo punto percentuale.
In controtendenza, invece, il Russell 2000 che guadagna un punto percentuale mentre il VIX avanza del due per cento a 27 punti dopo un picco intraday iniziale a quota 29.
Sei degli undici settori dello S&P500 hanno chiuso in verde dopo una partenza tutti in rosso.
In evidenza l’energia (+1,2%), il peggiore da inizio anno, dopo che il petrolio termina invariato, a 41 dollari il barile, recuperando un calo di quasi quattro punti percentuali nella giornata, successivamente alla pubblicazione del dato delle scorte settimanali di greggio più elevato delle attese.
Seduta positiva anche per I titoli finanziari dopo due giornate di fila molto pesanti. Le trimestrali di Schwab e Morgan Stanley alleviano la caduta dell’indice del settore e facilitano il rimbalzo anche dei pesi massimi quali JPMorgan e Bank of America, fortemente penalizzati nelle sedute precedenti.
Mercato obbligazionario poco mosso con il rendimento del Tbond che sale di un punto base allo 0,73%.
Sul mercato valutario il dollaro continua il suo rally e si inerpica fino a 1,17 nei confronti della moneta unica. La forza del biglietto verde non ha danneggiato ieri i metalli preziosi che hanno rimbalzato oltre il punto percentuale con l’oro che è risalito al di sopra dei 1.900 dollari l’oncia e l’argento dei 24 dollari.
Fonte MarketInsight







