Seduta positiva sull’onda del primo dibattito televisivo tra i due candidati alla Casa Bianca. Gli indici aprono e chiudono con un buon segno positivo, pur dimezzando i profitti nel finale.
Indipendentemente dai commenti su chi abbia “vinto” il duello, Biden è ancora saldamente avanti nei sondaggi. Tale situazione ha prima preoccupato i mercati azionari che sembravano aprire in rosso, ma successivamente è diventato il “leit-motiv” con il quale dovranno convivere nel prossimo mese senza che diventi una ragione valida per una ulteriore correzione.
Il bilancio della seduta registra il Dow Jones in crescita del 1,2%, lo S&P500 dello 0,8% ed il Nasdaq dello 0,7%. Più modesto (0,2%), invece, il guadagno del Russell 2000 mentre il VIX termina poco mosso a quota 26,4.
Nove degli undici settori dello S&P500 hanno chiuso in verde con solo l’energia e gli industriali in calo.
Micron (-7%) risulta il titolo peggiore nello S&P500, in scia ad un outlook molto deludente.
In realtà gli indici sono rimbalzati di nuovo più sulla speranza di una accordo bipartisan, ormai prossimo, nella definizione di un nuovo pacchetto fiscale di aiuti all’economia. La distanza tra democratici e repubblicani è ancora elevata, tra i 2,7 trilioni di dollari proposti dai primi e l’uno e mezzo circa dai secondi, ma un compromesso sembra imminente.
Rendimenti obbligazionari in crescita con il Tbond che avanza di quattro punti base allo 0,69%.
Dollaro in rafforzamento fino a 1,172 sulla moneta unica, movimento che penalizza i metalli preziosi ed in particolare l’argento che cede tre punti percentuali.
Buona seduta per il petrolio che avana di oltre un punto percentuale e risale al di sopra dei 40 dollari al barile.
Fonte MarketInsight







