
Ultima seduta di ottava negativa con tutti e quattro gli indici principali, in attesa dell’ondata di trimestrali delle società tecnologiche, che dimostrano un po’ di stanchezza dopo una lunga corsa e malgrado una continua rotazione sia settoriale che di temi che continua a sostenere gli indici, ormai da settimane.
Il dato delle vendite al dettaglio del mese di giugno, ben più alto delle attese, non riesce ad entusiasmare Wall Street che parte già in ribasso ma scivola con più decisione nelle ultime due ore chiudendo praticamente sui minimi intraday.
Il bilancio dell’ultima seduta registra Nasdaq, Dow Jones e S&P500 in calo tra lo 0,8% e lo 0,9%, mentre il Russell continua la sua fase di sotto performance con un cedimento che raggiunge l’1,2%.
Nella scorsa ottava il listino tecnologico perde l’1,9%, lo S&P500 l’uno per cento ed il Dow Jones lo 0,5%.
Tra i titoli principali Nvidia perde un altro quattro per cento, Apple ed Amazon cedono oltre un punto percentuale. In calo anche Gap (-4,7%) e le società croceristiche che lasciano su terreno circa il cinque per cento.
Si impenna la volatilità con il VIX che sale di oltre otto punti percentuali a 18,4.
Rendimenti obbligazionari invariati con il Tbond che finisce la seduta sui livelli della precedente al 1,3%.
Tra le materie prime, il petrolio tenta inizialmente un affondo verso quota 70 dollari al barile, limitando la discesa finale allo 0,3% a $71,3.
Tra le materie prime agricole non si ferma il rimbalzo del frumento ancora in salita del tre per cento. Ottima seduta anche per il caffè (+2,5%), sui massimi dell’anno.
Continua la Caporetto del legno che cede ancora oltre il sei per cento con una discesa che ammonta al 30% da inizio ed i tre quarti del suo valore dai massimi di metà maggio.
Seduta molto negativa anche per i metalli preziosi che scivolano con decisione ad eccezione dell’oro (-0,9%) che limita i danni.
Molto più pesante invece la discesa sia dell’argento (-2,6%), che del platino (-3,2%) che del palladio (-3,7%).
Dollaro stabile a 1,181 nei confronti della moneta unica.
Fonte MarketInsight