Si interrompe improvvisamente la striscia positiva sia del Dow Jones che dello S&P500, mentre prosegue la fase di debolezza del listino tecnologico.
Dopo una partenza al rialzo, in scia alla brillante seduta dei mercati europei, il Dow Jones cede lo 0,4% dopo un guadagno iniziale di un punto percentuale che gli aveva consentito di superare i 28.000 punti.
Lo S&P500 cede lo 0,8% e i Nasdaq dell’1,7%, mentre il Russell arretra di mezzo punto percentuale. VIX in risalita di oltre l’otto per cento a quota 24 punti.
Tutti i cinque titoli FAAMG perdono oltre il due per cento, ad eccezione di Google la cui discesa si ferma al -1,25%.
Martedì nero per tutte le materie prime ed in particolare per i metalli preziosi che lasciano sul terreno una buona fetta dei lauti guadagni delle sedute precedenti: oro e platino perdono entrambi il cinque per cento, il palladio l’otto mentre l’argento, vero dominatore delle ultime settimane, cede di schianto il quindici per cento.
Molto più contenuto il calo sia del rame che del petrolio che cedono entrambi meno di un punto percentuale.
Rendimenti obbligazionari ancora in risalita con il Tbond che guadagna altri cinque punti base allo 0,63%.
Dollaro che recupera l’identità di moneta rifugio e risale a 1,173 nei confronti della moneta unica.
Fonte MarketInsight







