
Partenza molto tonica del Nasdaq che arriva a guadagnare quasi un punto percentuale, contestualmente alla chiusura dei mercati europei, mettendo a segno un nuovo record intraday.
Apple raggiunge un nuovo massimo storico sfiorando gli ormai leggendari due trilioni di dollari di capitalizzazione ed evita una correzione più elevata nel finale di giornata.
I listini perdono smalto in seguito alla debolezza del mercato obbligazionario a causa di un’asta di titoli trentennali con rendimenti in salita ai livelli di inizio luglio. Anche il Tbond prosegue la sua risalita con una crescita di tre punti base allo 0,71%.
Il bilancio finale registra solo il listino tecnologico in guadagno dello 0,3%, mentre Dow Jones cede lo 0,3% e S&P500 e Russell 2000 due decimi di punto percentuali. VIX sostanzialmente invariato (-0,6%) a quota 22,15 dopo aver toccato un minimo intraday a 21,45 (-3%).
Tra le materie prime giornata negativa sia per il rame (-3%) che per il petrolio con quest’ultimo che scivola di quasi un punto percentuale a 42,35 dollari al barile.
Giornata favorevole, invece, ai metalli preziosi con l’oro (+1%) che avanza sopra 1.950 dollari l’oncia e l’argento che si impenna (+6%) fino a $27,50.
Infine sul mercato valutario il dollaro riprende a scivolare raggiungendo 1,182 nei confronti della moneta unica, mentre prosegue la fase di debolezza della lira turca che rimane sempre sui minimi storici nei confronti del biglietto verde.
Fonte MarketInsight