
Partenza sopra la parità a Wall Street dopo il pesante crollo di ieri, mentre l’attenzione degli operatori si concentra sul Job Report di agosto. Dopo pochi minuti di scambi, il Dow Jones guadagna lo 0,7%, lo S&P 500 lo 0,6% e il Nasdaq lo 0,5%.
Per diversi analisti il pesante sell-off di ieri rappresenta soltanto una pausa salutare dopo il recente rally, anche se non mancano i dubbi sulla sostenibilità delle elevate valutazioni raggiunte dall’equity in un contesto in cui permane l’incertezza sulla solidità della ripresa dell’economia americana.
Il focus degli operatori oggi era rivolto ai dati emersi dal Job Report di agosto, che ha evidenziato ulteriori segnali di miglioramento del mercato del lavoro a stelle e strisce pur in quadro in cui continua il diffondersi della pandemia.
Lo scorso mese, le buste paga del settore non agricolo sono cresciute di 1,37 milioni, sostanzialmente in linea alle 1,35 milioni previste dal consensus e in lieve rallentamento rispetto agli 1,73 milioni di luglio.
Meglio delle attese il tasso di disoccupazione, sceso sotto la soglia del 10% per la prima volta da marzo attestandosi all’8,4% (9,8% il consensus) rispetto al 10,2% di luglio, mentre i salari orari sono aumentati dello 0,4% su base mensile.
Intanto sul Forex prosegue il recupero del biglietto verde nei confronti delle altre valute, accelerando dopo la diffusione dei non farm payroll. Il cambio euro/dollaro è sceso in area 1,18 dopo aver toccato nei giorni scorsi quota 1,2, mentre il dollaro/yen sale a 106,4.
Tra le materie prime in ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-1%) a 43,7 dollari e il Wti (-0,9%) a 41 dollari, avviandosi a registrare il peggior calo settimanale da giugno in scia ai timori sulla lenta ripresa della domanda di petrolio.
Nel comparto obbligazionario, infine, il rendimento del decennale americano risale allo 0,67% e quello del biennale allo 0,14%.
Fonte MarketInsight