Partenza negativa a Wall Street, alla riapertura dopo la pausa di ieri per la festività del Memorial Day e mentre tornano in primo piano i timori legati all’elevata inflazione. Dopo pochi minuti di scambi, il Dow Jones cede lo 0,9%, lo S&P 500 lo 0,7% e il Nasdaq lo 0,1%.
L’azionario globale è sulla strada per chiudere il mese in lieve rialzo, mentre gli operatori si interrogano se il sell-off che ha colpito i mercati negli ultimi mesi abbia raggiunto il livello più basso e con la volatilità che resta elevata.
I timori che l’aumento del costo del denaro induca una recessione, il persistere delle pressioni sui prezzi, la guerra in Ucraina e l’incertezza su come la Cina ravviverà un’economia colpita dai nuovi lockdown continuano ad appesantire il sentiment.
L’accelerazione record dell’inflazione dell’Eurozona a maggio, salita all’8,1% e oltre il 7,8% previsto dagli analisti, ha riacceso il dibattito su quanto rapidamente la Banca centrale europea dovrà alzare i tassi di interesse.
Negli Stati Uniti, invece, il membro della Federal Reserve Christopher Waller ha dichiarato che l’istituto di Washington dovrà continuare ad alzare il costo del denaro di 50 punti base fino a che i prezzi non torneranno verso l’obiettivo della banca centrale.
Intanto sul Forex il biglietto verde si rafforza nei confronti delle altre valute, in attesa oggi dell’incontro tra il presidente Usa Joe Biden e il chairman della Fed Jerome Powell e dell’uscita venerdì del Job Report di aprile. Il cambio euro/dollaro arretra in area 1,07 e il dollaro/yen sale a 128,5.
Tra le materie prime in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+1,9%) a 119,8 dollari e il Wti (+1,5%) a 119 dollari, dopo l’accordo tra i leader dell’Unione europea per lo stop al 90% delle importazioni di petrolio dalla Russia quest’anno.
Nel comparto obbligazionario, infine, il rendimento del decennale americano balza di dieci punti base al 2,84% e quello del biennale di circa sette punti base al 2,54%.
Fonte MarketInsight






