Partenza debole a Wall Street dopo l’incremento delle richieste di sussidi di disoccupazione, mentre prosegue a pieno ritmo la stagione delle trimestrali. Dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq cede lo 0,4%, il Dow Jones lo 0,2% e lo S&P 500 lo 0,1%.
Ieri a mercati chiusi ha diffuso i conti Tesla, che balza di circa il 5% in avvio dopo aver registrato profitti per il quarto trimestre consecutivo aprendo così la porta all’inclusione della società nello S&P 500.
In rialzo anche Twitter (+4%), che ha presentato risultati deboli ma che hanno evidenziato una crescita record degli utenti, mentre arretra Microsoft (-1,5%) nonostante una trimestrale migliore delle attese degli analisti.
Sul fronte macro, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono aumentate a sorpresa a 1,42 milioni, segnando il primo incremento da marzo e portando il totale dall’inizio dei lockdown oltre quota 52 milioni.
Messe invece momentaneamente in secondo piano le frizioni tra Stati Uniti e Cina, dopo che l’amministrazione Usa ha ordinato la chiusura del consolato cinese a Houston, in Texas, una decisione che secondo il ministero degli esteri di Pechino ha gravemente danneggiato i rapporti tra i due paesi.
Intanto il biglietto verde recupera leggermente terreno nei confronti delle altre valute, dopo aver toccato i minimi di circa quattro mesi. Il cambio euro/dollaro viaggia a 1,155 dopo aver toccato quota 1,16, mentre il dollaro/yen si mantiene in area 107,1.
Tra le materie prime in ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-1%) a 43,8 dollari e il Wti (-0,9%) a 41,5 dollari, in scia ai timori riguardo a un accumulo di scorte di petrolio negli Usa e un persistente aumento di nuovi casi di coronavirus.
Nel comparto obbligazionario, infine, il rendimento del decennale americano viaggia allo 0,57% e quello del biennale allo 0,15%.
Fonte MarketInsight






