
Wall Street acquista coraggio di ora in ora riuscendo a rafforzarsi nel corso della seduta con un lieve arretramento finale che non le consente di chiudere sui massimi intraday.
E’ ancora il Nasdaq il protagonista della giornata di ieri con un progresso dell’1,6%, al pari del Russell 2000. Molto più modesti, al contrario, i progressi sia dello S&P500 (+0,6%) il quale chiude al di sopra di quota 3.900 punti e del Dow Jones (+0,2%).
In evidenza Netflix (+7%) per la seconda giornata consecutiva, malgrado i risultati abbiano mostrato una ulteriore contrazione degli abbonati nello scorso trimestre.
Tonici anche i semi conduttori trascinati da Nvidia ed AMD, entrambi in crescita di oltre il quattro per cento.
Ancora in difficoltà il comparto minerario con molto titoli del settore che raggiungono nuovi minimi assoluti.
VIX in ribasso ancora di quasi il tre per cento a 23,9 punti.
Sul mercato obbligazionario i rendimenti proseguono la fase di ascesa guadagnando altri tre punti base sulla scadenza decennale al 3,03%.
Petrolio in calo (-2%) al di sotto dei 100 dollari al barile, in scia anche alla pubblicazione di scorte domestiche settimanali superiori alle attese.
Tra i metalli preziosi ulteriore frenata di oro ed argento che cedono inaspettatamente oltre un punto percentuale nella parte finale della seduta con il metallo giallo che buca al ribasso anche la resistenza sia psicologica che tecnica a quota 1.700 dollari l’oncia.
Sul mercato valutario il dollaro torna a rafforzarsi, interrompendo tre sedute di ribasso, salendo a 1,022 nei confronti della moneta unica.
Continua invece a deprezzarsi lo yuan cinese che scende a 6,76 rispetto al biglietto verde, in scia a nuovi lockdown interni e alla crisi del settore immobiliare che sta coinvolgendo il sistema bancario domestico.
Fonte MarketInsight