
Le sorti di Wall Street sono sempre più affidate al listino tecnologico che anche ieri mette a segno un ennesimo record storico, seppur di una inezia.
Impresa, invece, che non riesce allo S&P500 (+0,3%) il quale supera intraday il massimo dello scorso febbraio ma poi non riesce a terminare al di sopra di esso per la terza volta in poche sedute.
In mezzo il Russell 2000 (+0,5%) ed in coda il Dow Jones (-0,3%).
La ripresa della discesa dei rendimenti obbligazionari penalizza il settore finanziario – Tbond in calo di due punti base allo 0,69% – mentre galvanizza tutti i metalli preziosi con l’oro che guadagna due punti percentuali risalendo per qualche secondo a quota 2.000 dollari l’oncia e l’argento che avanza del sei per cento.
Ottima giornata anche per gli altri metalli con il rame che mette a segno un rialzo di oltre il due per cento ed il palladio di tre.
Dollaro ancora in discesa nei confronti della moneta unica a 1,187 mentre mette a segno un nuovo massimo assoluto nei confronti della lira turca a 7,40.
Fonte MarketInsight