
Mattinata pesante per le borse del Vecchio Continente, frenate dalla Fed e dalla preoccupazione per una seconda ondata di coronavirus.
A Piazza Affari il Ftse Mib arretra del 2,6% in area 19.240 punti. In calo anche l’Ibex 35 di Madrid (-2,6%), il Dax di Francoforte (-1,9%), il Cac 40 di Parigi (-1,9%) e il Ftse 100 di Londra (-1,9%).
Ribassi tra l’1% e il 2% anche per i futures di Wall Street, all’indomani del meeting della banca centrale americana e delle parole del presidente Jerome Powell, che hanno spento le speranze per un rapido recupero dell’economia.
I tassi resteranno sui livelli attuali almeno fino al 2022 e Powell ha confermato tutto il supporto dal Fomc, anche se la ripresa richiederà anni. Il presidente ha poi spiegato che si è discusso sul possibile controllo della curva dei rendimenti e che strumenti di questo tipo saranno eventualmente valutati non appena l’outlook sarà più chiaro, sull’esempio di Giappone e Australia.
Sempre negli Stati Uniti, preoccupa il rischio di una seconda ondata di contagi da coronavirus, dopo che i casi nel Paese hanno superato quota due milioni e a seguito di un forte incremento dei ricoveri in Texas.
In Europa, invece, il focus sarà sulla riunione virtuale dell’Eurogruppo, con la partecipazione del presidente della Bce Christine Lagarde, in cui verrà discussa la proposta del Recovery Fund, oltre alla successione del dimissionario Mario Centeno.
Movimenti contenuti sul Forex, con l’euro/dollaro a 1,138 e il cambio fra biglietto verde e yen in area 107, aspettando i dati settimanali sulle richieste di sussidi di disoccupazione negli Usa.
Tra le materie prime arretrano le quotazioni del greggio con il Brent (-2,7%) a 40,6 dollari e il Wti (-3%) a 38,4 dollari, dopo l’incremento delle scorte statunitensi emerso ieri dall’Energy Information Administration e in scia ai timori di una prolungata recessione.
Acquisti sull’obbligazionario, con il rendimento del Btp decennale in calo all’1,48% insieme agli altri titoli di Stato europei e lo spread dal Bund poco mosso a 186 punti base. In mattinata sono stati diffusi i dati Istat sulla produzione industriale italiana, in calo del 19,1% ad aprile (-42,5% su base annua) dopo il -28,4% di marzo.
Tornando a Piazza Affari, le vendite investono pressoché tutto il Ftse Mib tranne Italgas (+0,4%) dopo la comunicazione dei target per il 2020. Limita i danni nel complesso il comparto delle utilities, mentre Cnh (-7,1%) crolla in coda al listino principale. In rosso anche Atlantia (-6,1%) in attesa dei conti del primo trimestre 2020 e Fca (-5,7%) anche a causa dei rumors su un’indagine dell’antitrust europea che farebbe slittare la fusione con Psa.
Fonte MarketInsight