
Procede in rialzo la seduta delle borse europee, dopo le vendite marcate della giornata precedente.
A Piazza Affari il Ftse Mib guadagna l’1,7% riportandosi in area 19.130 punti, ben intonato come il Cac 40 di Parigi (+2%), il Ftse 100 di Londra (+1,8%), l’Ibex35 di Madrid (+1,6%) e il Dax di Francoforte (+1,2%).
Oltreoceano hanno aperto con un rimbalzo anche Dow Jones (+3,3%), S&P500 (+2,8%) e Nasdaq (+2,7%).
Il sell-off di ieri, innescato dai rinnovati timori per una recessione prolungata e per una seconda ondata di contagi da Covid-19, sembra essersi momentaneamente attenuato. Restano però le preoccupazioni per i tempi della ripresa, dopo l’outlook molto prudente sull’economia a stelle e strisce fornito dalla Fed (Pil -6,5% e disoccupazione al 9,3% nel 2020).
Inoltre, il Fondo Monetario Internazionale ha dichiarato che l’economia globale sta rimbalzando a un ritmo più lento delle attese e porterà a lungo le cicatrici di questa pandemia.
Intanto le infezioni sono tornate a Salire in alcuni Stati americani, anche se il Segretario del Tesoro Usa Steven Mnuchin ha escluso l’ipotesi di un nuovo lockdown.
Nel Vecchio Continente, l’Eurogruppo ha discusso ieri sulle misure necessarie a sostenere la ripresa economica, ma per un accordo sul Recovery Fund bisognerà aspettare l’incontro dei capi di Stato e di Governo del 19 giugno.
Intanto, sul fronte macro, spicca il dato negativo sulla produzione industriale dell’eurozona, che ad aprile ha fatto segnare la peggior variazione da quando Eurostat effettua le rilevazioni (-17,1% su base mensile, -28% annuo). Da rilevare il crollo della produzione industriale anche nel Regno Unito (-20,3% ad aprile rispetto a marzo, -24,4% su base annua).
Sul Forex l’euro/dollaro è poco mosso a 1,13 mentre il cambio fra biglietto verde e yen risale a 107,3.
Tra le materie prime risalgono leggermente le quotazioni del greggio con il Brent (+1,2%) a 39 dollari e il Wti (+0,8%) a 36,6 dollari, ma si accingono a chiudere la prima settimana in calo da oltre un mese.
Sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund si riduce a 187 punti base, con il rendimento del decennale italiano in calo all’1,44%.
Tornando a Piazza Affari, sul Ftse Mib spicca Atlantia (+6,5%) dopo la pubblicazione dei risultati del primo trimestre, sostenuta soprattutto dall’ottimismo per un accordo con il governo sulla concessione. Sottotono invece Diasorin (-1,5%) e Bper (-1%).
Fonte MarketInsight