Le borse europee dovrebbero iniziare la seduta in ribasso, in scia ai timori legati al continuo diffondersi della pandemia e con gli investitori che vedono allontanarsi la possibilità di una rapida approvazione di un nuovo pacchetto di stimoli fiscali Usa.
Chiusura negativa ieri a Wall Street, con i principali indici americani appesantiti dalle trimestrali deludenti delle grandi banche statunitensi ad eccezione di Goldman Sachs. Il Nasdaq ha perso lo 0,8%, lo S&P 500 lo 0,7% e il Dow Jones lo 0,6%.
Deboli stamane i mercati asiatici con Tokyo che ha terminato in calo dello 0,5%, mentre Hong Kong cede l’1,3% e Shanghai lo 0,1%.
Il Segretario al Tesoro Usa Steven Mnuchin ha dichiarato che sarà difficile trovare un accordo sul nuovo piano di aiuti all’economia prima delle elezioni presidenziali di novembre, a seguito dell’ennesima chiamata con la speaker alla Camera Nancy Pelosi.
In Europa, intanto, continuano ad accelerare i contagi da Covid in diversi paesi, spingendo le autorità ad aumentare le restrizioni per contenere la diffusione del virus. Francia e Gran Bretagna hanno introdotto limitazioni più stringenti, mentre la Germania ha avvisato sui rischi economici.
Sul fronte macro, i prezzi al consumo in Cina a settembre sono aumentati dell’1,7% su base annua segnando la lettura più bassa da febbraio 2019, al di sotto del +1,9% atteso dal consensus e dopo il +2,4% del mese precedente.
I prezzi alla produzione cinesi, invece, sono diminuiti a settembre del 2,1% su base annua, contro il -1,8% previsto dagli analisti e dopo il -2% di agosto, registrando l’ottavo mese consecutivo in calo.
L’agenda di oggi prevede inoltre le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione in Usa, attese ancora oltre le 800 mila unità.
Fonte MarketInsight






