Le borse europee dovrebbero iniziare la seduta poco mosse, in un contesto che si mantiene volatile a causa del conflitto in Ucraina e delle conseguenti sanzioni comminate dall’Occidente ai danni della Russia.
Chiusura a due velocità ieri a Wall Street, con i principali indici americani che sono riusciti a recuperare nel corso della giornata dopo una partenza negativa. Il Nasdaq ha guadagnato lo 0,4%, mentre lo S&P 500 ha perso lo 0,2% e il Dow Jones lo 0,5%.
Tra i mercati asiatici, stamane, Tokyo ha terminato in rialzo dell’12%, mentre Shanghai avanza dello 0,8% e Hong Kong dello 0,4%.
Il sentiment dei mercati è innervosito dallo scoppio delle ostilità nell’Europa orientale e dai provvedimenti adottati dagli Stati Uniti e i suoi alleati per cercare di isolare l’economia russa.
Il rischio di interruzioni nelle forniture di materie prime come grano ed energia minaccia però di alimentare ulteriormente l’inflazione e frenare la crescita economia, proprio in un momento in cui la Federal Reserve si preparare ad alzare i tassi di interesse.
Intanto, i mercati russi restano sotto pressione dopo le misure varate dall’Occidente per bloccare l’accesso della Banca centrale di Mosca alle riserve straniere ed escludere alcuni istituti finanziari dal sistema di pagamenti internazionale Swift.
Il presidente russo Vladimir Puti ha annunciato contro sanzioni, oltre ad aver introdotto maggiori controlli sui flussi di capitale per cercare di arginare il crollo del rublo. Cresce però il rischio che azioni e bond russi vengano esclusi dai principali benchmark di investiment, essendo diventati sempre più difficili da negoziare.
Sul fronte macro, il Pmi manifatturiero di Caixin in Cina a febbraio è salito inaspettatamente a 50,4 dal minimo degli ultimi 23 mesi di gennaio di 49,1 e battendo le attese degli analisti.
L’agenda di oggi prevede, inoltre, la lettura finale degli indici Pmi manifatturieri di febbraio di Italia, Francia, Germania, Eurozona, Regno Unito e Stati Uniti. In uscita oggi anche la stima preliminare dell’inflazione di Italia e Germania e l’Ism manifatturiero Usa.
Per quanto riguarda l’azionario, occhi su Stellantis che oggi presenta il piano industriale. Da seguire anche Prysmian e Intesa Sanpaolo, nel giorno in cui si riuniscono i rispettivi Cda per l’approvazione dei conti.
Fonte MarketInsight
