
Le borse europee dovrebbero iniziare la seduta sotto la parità, in scia alle preoccupazioni su un possibile ritardo nello sviluppo di un vaccino anti-Covid e dopo l’ulteriore discesa di Wall Street.
Ieri i principali indici americani hanno chiuso in rosso, appesantiti ancora dal settore tecnologico e dal crollo del greggio. Il Nasdaq ha perso il 4,1% entrando in fase di correzione dall’ultimo massimo storico della scorsa settimana, mentre lo S&P 500 ha ceduto il 2,8% e il Dow Jones il 2,3%.
In calo stamane i mercati asiatici, complici anche i rinnovati timori sulle relazioni tra Stati Uniti e Cina. Tokyo ha terminano in ribasso dell’1%, mentre Shanghai arretra dell’1,4% e Hong Kong dell’1,8%.
AstraZeneca ha interrotto la sperimentazione in fase avanzata di uno dei principali candidati al vaccino contro il Covid-19, alimentando le preoccupazioni su ritardi nella disponibilità di un rimedio efficace contro il virus.
Ad appesantire il sentiment degli operatori contribuisce anche il sell-off sul settore tecnologico a Wall Street in scia ai dubbi sulle elevate valutazioni raggiunte dall’equity, portando gli investitori a domandarsi se il recente pullback sia un segnale di salute del mercato o l’inizio di un’ulteriore discesa.
Sul fronte macro, i prezzi al consumo in Cina ad agosto sono cresciuti in linea alle attese del 2,4% dal +2,7% del mese precedente, mentre quelli alla produzione sono diminuiti del 2% rispetto al -2,4% di luglio (-1,9% il consensus).
Fonte MarketInsight