
Le borse europee si avviano a chiudere in rialzo la settimana che si era aperta all’insegna dei timori per la recrudescenza della pandemia.
Nella giornata odierna, il Ftse Mib di Milano avanza dell’1,4% tornando in area 25.150 punti. Ben intonati anche il Cac 40 di Parigi (+1,3%), l’Ibex 35 di Madrid (+1,5%), il Dax di Francoforte (+1%) e il Ftse 100 di Londra (+0,8%).
Oltreoceano, avvio sopra la parità per Dow Jones (+0,6%), S&P500 (+0,4%) e Nasdaq (+0,2%), con Twitter (+1,1%) positiva dopo i conti mentre Intel (-4,7%) sconta le indicazioni sul terzo trimestre.
Nel complesso, il sentiment resta positivo grazie ai segnali di crescita giunti dai risultati societari e al supporto delle banche centrali. Questa settimana la Bce ha ribadito che resterà accomodante e continuerà a sostenere la ripresa anche dopo la scadenza del Pepp, mentre la prossima settimana si riunirà la Fed.
Dall’agenda macroeconomica sono giunti gli indici Pmi preliminari di luglio, che hanno evidenziato per l’eurozona il tasso più rapido di crescita in 21 anni, trainato dalla crescita sei servizi (al top da 15 anni).
Sullo sfondo permangono comunque i dubbi legati alla rapida diffusione della variante Delta del Covid in diverse aree del mondo. Inoltre, la recente discesa dei rendimenti obbligazionari, in particolare dello yield sul T-Bond americano, potrebbe riflettere le preoccupazioni per il raggiungimento del picco della crescita, complice anche la risalita dei contagi.
Sul Forex l’euro/dollaro è sostanzialmente invariato in area 1,177 mentre il cambio fra biglietto verde e yen risale a 110,5.
Tra le materie prime scambiano in lieve calo le quotazioni del greggio dopo il recupero delle ultime tre sedute, con il Brent (-0,3%) a 73,6 dollari e il Wti (-0,3%) a 71,7 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce leggermente a 104 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,63%.
Tornando a Piazza Affari e in particolare al Ftse Mib, Azimut (+2,5%), Unicredit (+2,3%), A2A (+2,2%), e Stm (+2,2%) evidenziano i maggiori rialzi, mentre Prysmian (-0,9%), Telecom Italia (-0,6%) e Generali (-0,2%) viaggiano sotto la parità.
Fonte MarketInsight