Le borse europee si mantengono in rialzo, pur al di sotto dei massimi di giornata, nonostante l’avvio debole di Wall Street.
A Piazza Affari il Ftse Mib avanza dello 0,4% in area 19.930 punti, dopo aver superato in giornata i 20.000 punti. Progressi anche per il Ftse 100 di Londra (+0,4%), il Dax di Francoforte (+0,6%), l’Ibex 35 di Madrid (+1,8%) e il Cac 40 di Parigi (+1,4%), quest’ultimo sostenuto anche dal nuovo piano di stimoli da 100 miliardi varato dal governo francese.
Oltreoceano, avvio contrastato per Dow Jones (+0,1%), S&P500 (-0,6%) e Nasdaq (-1,8%), reduci da nuovi record nella seduta di ieri.
Nelle ultime sedute l’azionario ha beneficiato soprattutto dei segnali di miglioramento dell’economia e dell’atteggiamento accomodante delle banche centrali. La parziale rotazione settoriale delle ultime ore può essere interpretata come un ulteriore segnale di fiducia in un miglioramento del quadro macroeconomico e nello sviluppo di cure contro il coronavirus.
A tal proposito, negli Usa, i Centers for Disease Control and Prevention hanno reso noto che un vaccino potrebbe essere pronto per l’inizio di novembre, appena prima delle elezioni presidenziali.
Sul fronte macro, l’attività del settore dei servizi in Cina è cresciuta per il quarto mese consecutivo ad agosto, con l’indice Pmi servizi Caixin a 54 punti. Nell’eurozona il terziario ha evidenziato una crescita più debole rispetto al mese precedente, mentre le vendite al dettaglio di luglio sono risultate inferiori alle attese (-1,3% su base mensile).
Negli Stati Uniti sono stati resi noti i dati settimanali sulle richieste di sussidi di disoccupazione, attestatesi a 881 mila unità, inferiori alle stime e alla settimana precedente. In uscita anche l’indice Ism servizi di agosto. Il tutto aspettando il Job Report in programma domani, dopo l’incremento inferiore alle stime del dato Adp sugli occupati nel settore privato.
Sul Forex, prosegue il recupero del dollaro nei confronti delle altre valute dopo la debolezza innescata dalla Fed. L’euro/dollaro scivola a 1,184, con indiscrezioni che vedrebbero la Bce preoccupata per l’apprezzamento della moneta unica in vista del meeting della prossima settimana, mentre il cambio tra biglietto verde e yen si attesta a 106,3.
Tra le materie prime prosegue il calo delle quotazioni del greggio con il Brent (-1,6%) a 43,7 dollari e il Wti (-1,4%) a 40,9 dollari al barile. In lieve calo anche l’oro a 1.941 dollari l’oncia, complice il rafforzamento della valuta statunitense.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta poco mosso a 142 punti base, con il rendimento del decennale italiano in calo allo 0,93%.
Tornando a Piazza Affari, gli acquisti premiano Fca (+3,5%), Telecom Italia (+3,4%) e Pirelli (+3%), mentre scattano parziali realizzi su Atlantia (-3,9%) dopo il rally di ieri in attesa delle delibere del Cda sul futuro di Aspi.
Fonte MarketInsight






