Prosegue in rosso la seduta delle borse europee, dopo la partenza negativa di Wall Street, complici le nuove tensioni tra Usa e Cina e le indicazioni contrastanti sulla ripresa dell’economia.
A Piazza Affari il Ftse Mib arretra dell’1,8% in area 20.080 punti, sottotono come il Dax di Francoforte (-2%), il Cac 40 di Parigi (-1,6%), il Ftse 100 di Londra (-1,3%) e l’Ibex 35 di Madrid (-1,1%).
In ribasso Dow Jones (-0,5%), S&P500 (-0,7%) e Nasdaq (-1,9%) con Intel a picco (-17,2%) dopo il nuovo rinvio della produzione di chip a 7 nanometri.
La Cina ha risposto alla chiusura del consolato di Houston da parte dell’amministrazione statunitense, annunciando l’intenzione di revocare la licenza al consolato generale americano a Chengdu. Inoltre, gli ultimi dati sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Usa hanno mostrato un aumento per la prima volta da marzo, alimentando i timori su una frenata nella ripresa della prima economia mondiale.
Il tutto, in un contesto caratterizzato dal continuo diffondersi dei contagi e dalla reintroduzione di parziali misure di lockdown in alcuni Stati, mentre il Congresso americano è al lavoro su un nuovo pacchetto di aiuti.
Sempre negli Usa, sono risultati di poco inferiori alle attese gli indici Pmi manifatturiero e servizi di luglio, con l’indicatore composito esattamente sulla soglia dei 50 punti che separa espansione e contrazione.
In mattinata, invece, gli indici Pmi preliminari di luglio hanno segnalato un miglioramento del quadro economico nell’eurozona, mostrando un’espansione sia per il manifatturiero (51,1 punti) sia per il terziario (55,1 punti).
In Italia la fiducia dei consumatori a luglio ha riportato un lieve calo inaspettato a 100 punti (da 100,7), mentre il “sentiment” economico è salito a 76,7 punti dai precedenti 66,2 punti.
Intanto sul Forex il dollaro estende le perdite della settimana, permettendo all’euro di restare oltre quota 1,16 mentre il cambio con lo yen scende a 105,8.
Tra le materie prime scambiano poco mosse le quotazioni del greggio con il Brent (-0,2%) a 43,2 dollari e il Wti (-0,1%) a 41,0 dollari, mentre prosegue la corsa dell’oro, che supera i 1.900 dollari l’oncia avvicinandosi ancora di più ai massimi storici.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund si attesta a 146 punti base con il rendimento del decennale italiano in lieve aumento all’1,01%, dopo essere tornato sotto l’1% in precedenza per la prima volta da inizio marzo.
Tornando a Piazza Affari, le vendite investono quasi tutte le big cap eccetto Telecom Italia (+0,5%) e Banco Bpm (+0,4%). Sottotono Nexi (-7,2%), Pirelli (-3,9%) e Stm (-3,8%).
Fonte MarketInsight






