Seduta debole per le borse europee mentre Wall Street si muove incerta. A Piazza Affari il Ftse Mib termina in calo dello 0,6% a 19.899 punti, sostanzialmente in linea con il Ftse 100 di Londra (-0,5%), mentre chiudono più arretrati il Dax di Francoforte (-1%), il Cac 40 di Parigi (-1,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (-1,6%).
Oltreoceano, viaggiano poco mossi Dow Jones (invariato) e S&P500 (+0,1%) mentre il Nasdaq (+0,6%), in un clima appesantito dai timori legati alla pandemia e dalle nuove tensioni tra Washington e Pechino.
Negli Usa i contagi hanno superato i 3 milioni con 130.000 vittime, portando a nuove misure restrittive in alcuni Stati e rischiando di compromettere la ripresa dell’economia. Inoltre, secondo un sondaggio di CreditCards.Com, molti americani potrebbero ridurre le spese per consumi, frenando il principale motore della crescita statunitense.
Nel frattempo, i principali consiglieri di Donald Trump stanno valutando la possibilità di intervenire sull’ancoraggio della moneta di Hong Kong al dollaro statunitense, limitando la capacità delle banche dell’ex colonia britannica di acquistare dollari per colpire la Cina. Inoltre, Pechino ha annunciato l’imposizione di restrizioni ai visti a carico dei funzionari americani in relazione alle vicende legate al Tibet, in risposta ad una mossa analoga verso i funzionari cinesi.
In Europa, intanto, proseguono le trattative in vista del consiglio del 17 e 18 luglio chiamato a trovare un’intesa definitiva sul ‘Recovery Fund’. Tuttavia, il primo ministro ungherese Viktor Orban ha dichiarato che probabilmente i leader europei non riusciranno a concordare un massiccio piano di spesa per rilanciare l’economia, aggiungendo che i negoziati saranno “molto difficili” e potrebbero richiedere tutta l’estate.
Sul Forex l’euro/dollaro si apprezza a 1,133 mentre il cambio tra biglietto verde e yen staziona a 107,5.
Tra le materie prime viaggiano sostanzialmente stabili le quotazioni del greggio con il Brent (flat) a 43,1 dollari e il Wti (+0,1%) a 40,6 dollari, dopo l’incremento delle scorte statunitensi emerso dai dati settimanali Eia.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta pressoché invariato a 164 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,2%.
Tornando a Piazza Affari, arretrano soprattutto Banca Generali (-3,8%), Stm (-2,9%) e Atlantia (-2,5%), mentre avanzano le utilities Snam (+2,2%), Enel (+1,4%) e Terna (+1%).
Fonte MarketInsight







