
Mattinata incerta per le borse del Vecchio Continente, con il Ftse Mib di Milano in flessione dello 0,1% in area 25.990 punti. In ribasso il Cac 40 di Parigi (-0,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,6%), invariato il Dax di Francoforte e Ftse 100 di Londra a +0,15%. In lieve rialzo invece i derivati su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq, che puntano verso un avvio positivo a Wall Street.
I dati sotto le attese di stamane sulla produzione industriale e le vendite al dettaglio in Cina hanno rinforzato i dubbi sulla forza della ripresa economica, in un contesto ancora condizionato dalle incertezze legate alla pandemia e alla stretta di Pechino sull’industria privata.
Il tutto in un contesto caratterizzato da elevata inflazione, come emerso anche ieri dal report sui prezzi al consumo statunitensi. Seppur in lieve rallentamento, l’indice continua a evidenziare una variazione annua sopra il 5%, lasciando aperto il dibattito sulla natura transitoria dei prezzi e sulle tempistiche con cui le banche centrali dovrebbero cominciare a ritirare gli stimoli economici.
Dall’agenda macroeconomica sono giunti anche i dati sull’inflazione del Regno Unito, ai massimi da 9 anni, della Francia e dell’Italia (indice armonizzato UE a +2,5% annuo), oltre alla produzione industriale dell’eurozona, sopra le attese.
Sul Forex l’euro/dollaro si apprezza a 1,183 mentre il cambio fra biglietto verde e yen scivola a 109,3.
Tra le materie prime guadagnano ancora terreno le quotazioni del greggio con il Brent (+1,2%) a 74,5 dollari e il Wti (+1,3%) a 71,4 dollari, in attesa dei dati settimanali dell’Energy Information Administration sulle scorte statunitensi.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riporta in area 100 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,65%.
Tornando a Piazza Affari, tra le aziende più capitalizzate avanzano Stellantis (+2,7%), Stm (+2,1%) all’indomani dell’evento di presentazione dei nuovi prodotti di Apple e Mediobanca (+1,7%). In calo invece Moncler (-3,3%) ed Enel (-2,8%).
Fonte MarketInsight