I listini europei mantengono l’intonazione positiva della mattinata mentre gli indici americani viaggiano poco mossi in avvio dopo i record della seduta precedente.
A Piazza Affari il Ftse Mib scambia in progresso dello 0,4% in area 24.820 punti, lievemente arretrato rispetto al Cac 40 di Parigi (+0,5%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,6%), il Dax di Francoforte (+1%) e il Ftse 100 di Londra (+1,5%). Oltreoceano, oscillazioni contenute per Nasdaq (+0,15%), S&P500 (+0,1%) e Dow Jones (-0,05%), con gli ultimi due reduci da nuovi massimi storici.
Il Fondo monetario internazionale ha diffuso l’aggiornamento del World Economic Outlook, che stima una ripresa più sostenuta per l’economia globale rispetto alle precedenti stime di gennaio. In particolare, per il Pil mondiale è attesa una crescita del 6,0% nel 2021 (+0,5 p.p.) e del 4,4% nel 2022 (+0,2 p.p), dopo il -3,3% del 2020. Per l’Italia, il Fmi prevede un +4,2% nel 2021 (+1,2%) e un +3,6% nel 2022 (invariato), dopo il -8,9% del 2020. La disoccupazione attesa in Italia è pari al 10,3% nel 2021 e all’11,6% nel 2022.
Dati che alimentano ulteriormente l’ottimismo per la ripresa economica, dopo quelli giunti la settimana scorsa dagli Usa, con i non farm payrolls sopra le attese (+916 mila), il tasso di disoccupazione in discesa al 6,0% e l’indice ISM sui massimi storici.
Inoltre, il Segretario al Tesoro Janet Yellen ha nuovamente escluso un’accelerazione dell’inflazione e dei tassi di interesse, permettendo al rendimento del Treasury decennale di mantenersi in area 1,7%. La Yellen ha anche proposto l’istituzione di una corporate tax armonizzata tra le maggiori economie, da discutere nel G20 finanziario a presidenza italiana in programma domani.
In Europa il focus resta prevalentemente concentrato sulla lotta alla pandemia e le campagne di vaccinazione, mentre il Regno Unito si prepara a riaprire gradualmente negozi e ristoranti a partire dal 12 aprile e a lanciare i test di massa, con due tamponi rapidi e gratuiti a settimana per tutti i cittadini.
Nel settore finanziario, riflettori puntati su Credit Suisse che ha tagliato il dividendo e annunciato sostituzioni al vertice dopo le perdite innescate dal caso Archegos. In Cina, invece, la banca centrale avrebbe chiesto ai principali istituti di credito nazionali di contenere la crescita dei prestiti per il resto dell’anno.
Dall’agenda macro sono giunti i dati di febbraio sulla disoccupazione in Italia (preliminare, in rialzo al 10,2%) e nell’eurozona (stabile all’8,3%), dopo gli indici cinesi Caixin Pmi servizi e composito di marzo, in miglioramento rispettivamente a 54,3 e 53,1 punti.
Sul Forex l’euro/dollaro scambia poco mosso in area 1,184 mentre il cambio tra biglietto verde e yen torna sotto quota 110.
In rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+2,5%) a 63,7 dollari e il Wti (+2,8%) a 60,4 dollari al barile, mentre oggi riprendono a Vienna le discussioni relative all’accordo sul nucleare iraniano.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia di 5 bp a 101 punti base con il rendimento del decennale italiano allo 0,7%.
A Piazza Affari, fra le big cap, gli acquisti premiano soprattutto Cnh (+2,8%) in attesa di sviluppi sulla cessione di Iveco, Inwit (+2,3%) e Leonardo (+2,1%) dopo l’upgrade di Morgan Stanley a Overweight. In calo, invece, Recordati (-1,5%) e Terna (-3,3%), che secondo indiscrezioni potrebbe non rientrare nell’indice S&P Global Clean Energy.
Fonte MarketInsight






