Wall Street apre in rialzo dopo le vendite della seduta precedente e gli eurolistini procedono positivi, con il Ftse Mib di Milano in progresso dell’1,3% a 19.630 punti.
Ben intonati anche il Dax di Francoforte (+1,5%), il Ftse 100 di Londra (+1,3%), il Cac 40 di Parigi (+1,1%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,5%). Oltreoceano rimbalzano in avvio Dow Jones (+0,9%), S&P500 (+1,3%) e Nasdaq (+1,9%).
Il listino tecnologico in particolare recupera terreno dopo le vendite delle ultime sedute, alimentate dai dubbi sulle elevate valutazioni raggiunte dal comparto che ha trainato il rally dell’azionario da metà marzo.
Dubbi a cui si sommano le preoccupazioni legate alle tensioni fra Stati Uniti e Cina e alla pandemia. A tal proposito, AstraZeneca ha sospeso i test sul suo vaccino sperimentale, uno dei principali candidati a curare il Covid-19, dopo una reazione avversa da parte di un paziente.
Cresce intanto l’attesa per la riunione di domani della Bce, che potrebbe segnalare un’intensificazione dei rischi al ribasso per l’economia dell’eurozona, aprendo alla possibilità di nuovi stimoli entro fine anno.
Sul Forex l’euro/dollaro si riporta sopra quota 1,18 e il cambio tra biglietto verde e yen risale a 106,2, mentre la sterlina si assesta a 1,299 dollari dopo la discesa innescata dai timori per una Brexit senza accordo.
Tra le materie prime, tentano un timido rimbalzo le quotazioni del greggio dopo il crollo di ieri sui minimi da giugno, con il Brent (+0,5%) a 40,0 dollari e il Wti (+1,2%) a 37,2 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce a 149 base, con il rendimento del decennale italiano in area 1,02%.
Tornando a Piazza Affari, gli acquisti premiano in particolare Diasorin (+5,6%) dopo la partnership con l’israeliana MeMed e Inwit (+4,9%) dopo un upgrade a Buy di Ubs e in scia al fermento nelle torri. Rimbalza Stm (+4%), vendite invece su Leonardo (-2,2%).
Fonte MarketInsight






