Partenza negativa per le borse europee, dopo che i dati sull’inflazione Usa superiori alle attese hanno rafforzato le aspettative di una stretta monetaria aggressiva da parte della Federal Reserve e in attesa dell’inizio della nuova stagione delle trimestrali di Wall Street.
A Milano il Ftse Mib cede l’1,1% in area 21.050 punti. In lieve calo anche l’Ibex 35 di Madrid (-0,5%) il Cac 40 di Parigi (-0,5%), il Dax di Francoforte (-0,3%) e il Ftse 100 di Londra (-0,2%).
Diversi operatori cominciano a ipotizzare uno storico rialzo dei tassi di interesse da 100 punti base da parte delle Fed nella riunione di luglio, dopo che l’indice sui prezzi al consumo negli Stati Uniti a giugno ha evidenziato una crescita record al 9,1%.
Il presidente della Fed di Atlanta Raphael Bostic ha detto che “tutto è in gioco” quando la stampa gli ha chiesto se sia ora sul tavolo un aumento di un intero punto percentuale, mentre Loretta Mester (Fed di Cleveland) ha dichiarato che la banca centrale americana dovrà andare ben oltre il livello neutrale dei tassi di interesse.
Il prossimo test per i mercati è rappresentato dalla prova dei bilanci del secondo trimestre, che negli Stati Uniti prenderà il via con i risultati delle grandi banche americane. Attesi oggi i conti di JP Morgan e Morgan Stanley.
Continua a preoccupare, inoltre, la crisi energetica in Europa, dove la russa Gazprom ha dichiarato che la ripresa del gasdotto Nord Stream non può essere garantita a causa del contenzioso sulla turbina in riparazione in Canada.
Intanto sul Forex il cambio euro/dollaro resta poco sopra la parità a 1,1001 e il dollaro/yen risale a 136,7. Tra le materie prime poco mosse le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,1%) a 99,5 dollari e il Wti (-0,2%) a 96,1 dollari.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 207 punti base con il rendimento del decennale italiano al 3,21%, mentre crescono le tensioni nella maggioranza di governo facendo temere per la tenuta dell’esecutivo.
Secondo fonti di stampa, il premier Mario Draghi avrebbe ventilato al leader del M5S Giuseppe Conte le sue dimissioni nel caso in cui il Movimento non votasse oggi la fiducia al governo sul decreto aiuti.
Tornando a Piazza Affari, in rosso in avvio Banco Bpm (-3,3%), Telecom Italia (-2%), Unicredit (-2%), Bper (-2%) e Intesa Sanpaolo (-1,9%), mentre avanano Cnh (+1,2%) e Stm (+1%). In rimonta Saipem (+7,1%).
Fonte MarketInsight






