
Altra seduta in rosso per i mercati asiatici in scia alla chiusura negativa di Wall Street, la peggiore da tre mesi, con gli analisti preoccupati per una nuova ondata di casi di Covid-19 e dopo la conferenza della Fed di mercoledì.
I numeri di casi registrati negli Stati Uniti hanno superato i 2 milioni e i decessi sono arrivati a 116.034, con un aumento in 21 stati mentre il paese si prepara per la riapertura. In particolare la crescita di positivi in Texas, California e Florida aumenta le preoccupazioni di una seconda ondata.
Il Segretario al Tesoro Steven Mnuchin ha spiegato alla CNBC che bloccare le attività una seconda volta non è un alternativa, sopratutto dopo le parole di Jerome Powell che ha prospettato una ripresa più lenta del previsto con la Fed che ha predetto che i tassi rimarranno sui livelli attuali fino al 2022.
La risposta di Trump non si è fatta attendere e ieri ha affermato che la Fed ha già sbagliato altre volte e che già quest’anno gli Usa avranno un ottimo terzo e quarto trimestre e il 2021 sarà uno degli anni migliori degli ultimi anni.
I mercati però non sembrano credere all’inquilino della Casa Bianca e in tutto il mondo negli ultimi giorni dominano le vendite.
Altra seduta in calo anche per il petrolio con il Brent a -2,08% a 37,75 dollari e il Wti a -1,65% a 35,74 dollari al barile.
Poco mosse invece le quotazioni dell’oro che rimangono stabili a 1.729 dollari l’oncia.
Tornando agli indici asiatici in Cina Shanghai flat e Shenzen viaggia poco sopra la parità a +0,4%%. In rosso invece la seduta di Hong Kong a -1,2%.
Altra giornata di vendite anche in Giappone con il Nikkei a -0,6% e il Topix a -0,9%.
Il tutto in scia al crollo di Wall Street dopo il rally di oltre il 40% nelle ultime dieci settimane mentre il Paese è in piena recessione. Cosi il Dow Jones chiude a -6,9%, l’S&P500 a -5,89% e il Nasdaq a -5,27%.
Fonte MarketInsight