
Seduta positiva per i mercati asiatici dopo che venerdì gli Usa hanno pubblicato un Job Report migliore delle attese e in scia ai tagli sulla produzione decisi dall’Opec+.
I dati di maggio sul mercato del lavoro americano infatti hanno evidenziato un incremento a sorpresa degli impieghi a +2,5 milioni rispetto al calo atteso di 7,5 milioni e un tasso di disoccupazione in calo al 13,3% rispetto al 19% del consensus.
Notizie positive sono arrivate anche dalla riunione dell’Opec+ che durante il weekend ha deciso di estendere i tagli alla produzione di 9,7 milioni di barili al giorno (pari al 10% delle forniture globali) sino a fine luglio.
Russia e Arabia Saudita sono riuscite a convincere Iraq e Nigeria, che negli ultimi mesi avevano sforato i tetti alla produzione, a rispettare le soglie e ad effettuare ulteriori tagli tra luglio e settembre.
La notizia sostiene le quotazioni del greggio con il Brent a +1,94% a 43,12 dollari e il Wti a +1,59% a 40,18 dollari al barile.
Nel frattempo negli Usa non si fermano le manifestazioni iniziate dopo l’uccisione del cittadino afroamericano George Floyd da parte delle forze dell’ordine di Minneapolis.
Il consiglio comunale della citta, in scia alle proteste dilagate per tutto il paese, ha votato a grande maggioranza il taglio dei fondi e lo smantellamento del dipartimento di polizia.
Tornando in Asia i listini cinesi viaggiano sulla parità con Shanghai a +0,2% e Shenzen a -0,1%. Appena positiva Hong Kong a +0,2%.
Psitivi gli indici giapponesi con il Nikkei a +1,2% e il Topix a +0,9% mentre sono stati pubblicati i dati sul Pil del primo trimestre 2020 in calo dello 0,6% rispetto al -0,5% atteso dagli analisti e al -0,9% della registrazione precedente.
Oltreoceano venerdì Wall Street ha chiuso in forte rialzo dopo i dati sul mercato del lavoro con il Dow Jones a +3,15%, l’S&P500 a +2,62% e il Nasdaq a +2,02%.
Fonte MarketInsight