
Listini asiatici in rosso sulla scia di Wall Street che ha registrato una delle peggiori sedute dallo scorso marzo, con una chiusura in prossimità dei minimi intraday, appesantita dalle forti vendite sui titoli tech.
Il Nasdaq ha registrato il maggior calo da giugno, complice una parziale rotazione al di fuori dei colossi del settore tecnologico che avevano trainato gli indici americani verso nuovi record. Apple e Tesla hanno lasciato sul terreno entrambe otto punti percentuali.
Nel contempo gli investitori continuano a monitorare i segnali relativi all’andamento economico che emergono dai dati macro, in attesa del Job report Usa di oggi pomeriggio, e gli sviluppi di una cura contro il Covid-19.
Negli Stati Uniti, i Centers for Disease Control and Prevention hanno nel frattempo reso noto che un vaccino potrebbe essere pronto per l’inizio di novembre, appena prima delle elezioni presidenziali.
Intanto sul forex il cambio euro/dollaro viaggia a 1,184 e il dollaro/yen a 106,2 mentre tra le materie prime scendono le quotazioni del greggio con il Brent (-0,9%) a 43,7 dollari al barile e il Wti a 41 dollari al barile (-1%). In frazionale rialzo l’oro a 1.945 dollari l’oncia (+0,4%).
Tornando ai listini asiatici in Cina, calo di Shanghai (-1,2%) e Shenzhen (-1%). Prevalgono le vendite anche su Hong Kong (-1,6%).
In Giappone, invece, il Nikkei cede l’1,2% e il Topix lo 0,9%.
Tutto questo dopo che ieri a Wall Street il Dow Jones ha chiuso a -2,8% mentre lo S&P500 e il Nasdaq hanno ceduto rispettivamente il 3,5% e il 5 per cento.
Fonte MarketInsight