
Listini asiatici positivi dopo che Wall Street ha raggiunto venerdì nuovi massimi e con le Borse cinesi che hanno festeggiato l’entrata in vigore delle nuove regole di trading, anche se restano le preoccupazioni per una seconda ondata di pandemia.
La nuova normativa consente ai titoli del ChiNext, equivalente asiatico del Nasdaq, di salire e scendere del 20% circa, rispetto alla precedente variazione consentita, sia al rialzo che al ribasso, pari al 10%.
Contestualmente hanno debuttato 18 società su tale indice dando così il via a una riforma storica che vedrà Shenzhen sfidare ufficialmente Shanghai e Wall Street nelle quotazioni del settore tecnologico.
In Giappone invece pesano le crescenti speculazioni sulla salute del primo ministro Shinzo Abe che è stato nuovamente ricoverato in ospedale.
Sullo sfondo restano i timori per una seconda ondata di contagi di coronavirus e per il conseguente impatto sanitario ed economico.
I mercati globali hanno comunque recuperato la maggior parte delle perdite di quest’anno nonostante l’aumento del numero di infezioni negli Stati Uniti, in Brasile e in altri paesi e i segnali di indebolimento della crescita in Europa e Usa.
Intanto sul forex il cambio euro/dollaro viaggia a 1,18 e il dollaro/yen a 105,8 mentre tra le materie prime poco mosse le quotazioni del greggio con il Brent (+0,2%) a 45 dollari e il Wti (+0,2%) a 42,4 dollari. Oro in leggero calo a 1.943 dollari l’oncia (-0,2%).
Tornando ai listini asiatici in Cina Shanghai e Shenzhen sono in rialzo rispettivamente dello 0,3% e dell’1,4 per cento. Hong Kong sale anch’essa dell’1,4 per cento.
In Giappone Nikkei segna un +0,3% e il Topix un +0,2 per cento.
Tutto questo dopo che venerdì a Wall Street il Dow Jones ha guadagnato lo 0,7 per cento, il Nasdaq ha segnato un +0,4% e lo S&P 500 ha chiuso a + 0,3 per cento.
Fonte MarketInsight