
Seduta perlopiù positiva per le principali piazze finanziarie asiatiche in un clima tuttavia ancora all’insegna della cautela per le prospettive economiche e di attesa per i dati sui prezzi al consumo statunitensi in uscita nel pomeriggio.
Il sentiment resta complessivamente condizionato dai timori di recessione e dalle preoccupazioni per l’elevata inflazione e la conseguente stretta monetaria delle banche centrali, che rischia di rallentare ulteriormente la crescita.
Un rallentamento che si rispecchia anche nelle stime per gli Stati Uniti del Fondo Monetario Internazionale che, dopo il +5,7% del 2021, prevede un sviluppo del Pil del 2,3% nel 2022 e dell’1% nel 2023, e ha avvertito che un aumento generalizzato dell’inflazione pone “rischi sistemici” sia per il paese che per l’economia globale.
In Asia, intanto, la stabilizzazione del numero di casi di covid a Shanghai e una maggiore flessibilità nelle norme per la quarantena a Hong Kong hanno parzialmente sostenuto il sentiment.
Sul forex, il cambio euro/dollaro risale leggermente in area 1,004, dopo essere sceso momentaneamente sotto la parità per la prima volta in oltre vent’anni, mentre il dollaro/yen si attesta a quota 137,00. Tra le materie prime, petrolio stabile con il Brent 99,5 e il Wti a 95,9 dollari al barile. Oro a 1.723 dollari l’oncia (-0,1%).
Tornando ai listini asiatici, in Cina, Shanghai e Shenzhen segnano rispettivamente +0,1 e +0,8%. Hong Kong in parità.
In Giappone, Nikkei +0,4% e Topix +0,2%.
Il tutto dopo che ieri a Wall Street lo S&P500 e il Nasdaq hanno ceduto lo 0,9% e il Dow Jones lo 0,6%.
Fonte MarketInsight