Borse asiatiche miste con le prese di profitto sui listini cinesi dopo tre sedute consecutive in rialzo e il leggero rimbalzo della Borsa giapponese mentre Wall Street continua a segnare nuovi record.
Gli investitori restano intenti a monitorare le mosse delle autorità politiche e monetarie oltre alle relazioni geopolitiche.
Nei giorni scorsi il sentiment nel Paese del Dragone aveva beneficiato dell’iniezione di liquidità della People’s Bank of China attraverso prestiti a medio termine per 700 miliardi di yuan.
Per contro continuano a pesare le tensioni tra Washington e Pechino, con la Cina che ha criticato le nuove restrizioni degli Stati Uniti nei confronti di Huawei, aggravando ulteriormente le relazioni tra le due superpotenze.
Ad alimentare le incertezze anche le dichiarazioni del capo dello staff della Casa Bianca, Mark Meadows, il quale ha affermato che non sono al momento programmati nuovi colloqui relativi all’accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina.
Intanto sul forex il cambio euro/dollaro viaggia a 1,194 e il dollaro/yen a 105,5 mentre tra le materie prime scendono le quotazioni del greggio con il Brent (-0,8%) a 45,1 dollari e il Wti (-0,6%) a 42,6 dollari. Oro a quota 1.997 dollari l’oncia (-0,8%).
Tornando ai listini asiatici in Cina Shanghai e Shenzhen cedono rispettivamente lo 0,7% e l’1,3% mentre Hong Kong scende dello 0,9 per cento.
In Giappone lieve recupero del Nikkei salito lo 0,3% mentre il Topix ha segnato un +0,2%.
Tutto questo dopo che ieri a Wall Street il Nasdaq ha guadagnato lo 0,7% segnando l’ennesimo massimo storico. Traguardo raggiunto anche dallo S&P500 che ha chiuso a +0,2 per cento. In lieve frenata, invece, il Dow Jones (-0,2%).
Fonte MarketInsight







