
Giornata contrastata per i principali listini asiatici dopo la seduta a due velocità di Wall Street, con gli investitori preoccupati per l’escalation dei contagi da Covid-19 in Europa e Stati Uniti e sui possibili impatti sulla già fragile ripresa dell’economia.
Il sempre più probabile mancato raggiungimento di un accordo su un nuovo pacchetto di stimoli fiscali negli Stati Uniti prima delle elezioni del 3 novembre contribuisce ad alimentare l’incertezza, a cui si aggiungono i dubbi sull’esito delle stesse presidenziali.
In Cina prosegue la riunione plenaria del Comitato Centrale del Partito Comunista, che si concluderà domani 29 ottobre, varando il nuovo piano quinquennale 2021-2026 e fissando gli obiettivi di sviluppo fino al 2035
Il sentiment sulla piazza cinese è sostenuto dalla speranza di una ripresa dell’economia più veloce del previsto dalla pandemia da Covid-19, con gli acquisti che premiano i titoli della saluta e dei beni di consumo.
Stati Uniti e India hanno siglato un accordo di cooperazione militare e strategica che consentirà ai due Paesi di fronteggiare la sempre più significativa influenza cinese in Asia, secondo quanto riporta la stampa.
In Giappone il focus è sulla riunione della Banca del Giappone in programma domani, che dovrebbe confermare una politica monetaria accomodante.
Sul Forex, il cambio euro/dollaro si attesta a 1,1774 mentre il dollaro/yen si muove in area 104,19. Tra le materie prime scendono le quotazioni del greggio, con il Brent a 40,66 dollari al barile (-2,3%) e il Wti a 38,45 dollari al barile (-2,8%). Oro in frazionale calo a 1.908 dollari l’oncia (-0,2%).
Tornando ai listini asiatici, Shanghai guadagna lo 0,5% e Shenzhen lo 0,7%. Hong Kong in calo dello 0,2%.
In Giappone, il Nikkei e il Topix cedono entrambe lo 0,3%.
Il tutto dopo che a Wall Street il Nasdaq ha guadagnato lo 0,6%, mentre lo S&P500 e il Dow Jones hanno ceduto rispettivamente lo 0,3% e lo 0,8 per cento.
Fonte MarketInsight