
Apertura poco mossa per le borse europee, mentre guadagnano terreno i futures di Wall Street dopo la chiusura degli Stati Uniti di ieri per la festività del Labour Day nonostante i rinnovati timori per le tensioni tra Washington e Pechino.
A Milano il Ftse Mib cede lo 0,1% in area 197.700 punti. Sopra la parità il Ftse 100 di Londra (+0,8%), il Dax di Francoforte (+0,3%), il Cac 40 di Parigi (+0,1%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,1%).
Il presidente americano Donald Trump ha ribadito la propria retorica anti-Cina dichiarando che intende limitare le relazioni economiche con Pechino, spiegando che gli Usa non subirebbero perdite significative.
Nella sua campagna per le presidenziali di novembre contro il rivale Joe Biden, Trump ha minacciato inoltre di precludere alle società americane che fanno business con la Cina la possibilità di aggiudicarsi contratti federali.
Sul fronte macro, la lettura finale del Pil giapponese del secondo trimestre 2020 ha evidenziato un calo del 7,9%, leggermente inferiore al -8% previsto dagli analisti ma in peggioramento rispetto al -7,8% della stima preliminare.
L’agenda di oggi prevede inoltre la lettura definitiva del Pil dell’Eurozona del secondo trimestre e i dati sulle vendite al dettaglio a luglio in Italia.
Intanto sul Forex il cambio dollaro/yen è poco mosso a 106,2, mentre crescono le aspettative che il governo giapponese introdurrà ulteriori stimoli dopo che la forte contrazione dell’economia nel secondo trimestre.
Sostanzialmente stabile anche l’euro/dollaro in area 1,182, mentre arretra ancora la sterlina a 1,314 con i negoziati tra Londra e Bruxelles sulla Brexit entrati nelle fasi finali.
Tra le materie prime in calo le quotazioni del greggio con il Brent (-0,7%) a 41,7 dollari e il Wti (-2,5%) a 38,8 dollari, dopo che ieri l’Arabia Saudita ha tagliato i prezzi di vendita ufficiali di ottobre in Asia sottolineando la debolezza della ripresa della domanda di petrolio.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 153 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,06%.
Tornando a Piazza Affari, in evidenza Pirelli (+6,4%) che beneficia dell’upgrade a buy da parte di Citi. Realizzi invece su Interpump (-2,2%) dopo i guadagni delle ultime sedute in scia ai conti, con le vendite che colpiscono in particolare anche Prysmian (-1,6%) e FinecoBank (-1,2%).
Fonte MarketInsight