Avvio in rosso per le borse europee, in un contesto che continua a risentire delle preoccupazioni di un rallentamento dell’economia tra elevata inflazione, la stretta monetaria delle banche centrali e l’incertezza legata alla crisi Ucraina.
A Milano il Ftse Mib cede l’1,9% in area 23.300 punti. In calo anche il Dax di Francoforte (-2,3%), il Cac 40 di Parigi (-2,3%), il Ftse 100 di Londra (-2%) e l’Ibex 35 di Madrid (-1,5%).
Chiusura in calo ieri a Wall Street, con il Nasdaq crollato del 3,2% e S&P 500 e Dow Jones in discesa dell’1,7% e dell’1%. Tra i mercati asiatici, stamane, Tokyo ha perso l’1,8%, mentre Hong Kong cede il 2% e Shanghai lo 0,1%.
I dati diffusi ieri hanno mostrato un rallentamento dell’inflazione Usa ad aprile ma comunque un incremento superiore alle attese, segnalando il persistere delle pressioni sui prezzi e rafforzando le aspettative di un rialzo aggressivo dei tassi di interesse da parte della Fed.
Gli investitori ora prevedono che la banca centrale americana alzi il costo del denaro di 50 punti base anche nell’appuntamento di settembre, facendo seguito a due altri interventi della stessa entità nelle riunioni di giugno e luglio.
Il presidente della Fed di Atlanta, Raphael Bostic, ha detto di essere aperto ad alzare i tassi di interesse per limitare la crescita economica se l’inflazione dovesse mantenersi su livelli elevati.
Ad appesantire il sentiment contribuisce anche il nuovo tonfo delle criptovalute, vittime della minor liquidità e del clima di avversione al rischio che ha allontanato gli acquisti dagli asset speculativi.
Intanto sul Forex il cambio euro/dollaro si mantiene in area 1,05 mentre il dollaro/yen torna sotto la soglia di 130 a 129,3.
Tra le materie prime in calo le quotazioni del greggio con il Brent (-1,3%) a 106,2 dollari e il Wti (-1,5%) a 104,1 dollari, complice anche l’aumento delle scorte Usa evidenziato ieri dai dati settimanali Eia.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 192 punti base, con il rendimento del decennale italiano 2,83%.
Tornando a Piazza Affari, male soprattutto Cnh (-3,8%), Exor (-3,3%), Tenaris (-2,9%). In ribasso Poste Italiane (-2%) e Snam (-0,5%) dopo la diffusione dei risultati trimestrali questa mattina prima dell’apertura dei mercati. In agenda oggi anche i Cda per l’approvazione dei conti di A2A (-1%), Atlantia (-0,1%), Azimut (-1,9%), Nexi (-2,9%), Prysmian (-1,8%) e Unipol (-1%).
Fonte MarketInsight






