
Autostrade per l’Italia, ad oggi, non ha mai ricevuto alcun riscontro formale alle proposte inviate all’Esecutivo – definite sulla base delle continue interlocuzioni avute – per la definizione del contenzioso sul Ponte Morandi, né mai alcuna proposta formale è stata formulata dall’Esecutivo stesso.
A precisarlo è la stessa controllata di Atlantia, in una nota nella quale vengono sottolineate alcune delle attività svolte da Aspi dal crollo del ponte ad oggi.
Nel corso di questi due anni, Autostrade per l’Italia ha supportato la realizzazione del nuovo viadotto sul Polcevera facendosi carico della totalità delle spese di demolizione e costruzione. Le risorse complessivamente erogate per Genova, sotto forme di indennizzi e sostegno a cittadini e imprese, sono pari a circa 600 milioni.
Aspi ha realizzato un profondo e radicale cambiamento del suo management e di tutti i suoi processi aziendali. Entro il 2023 la società investirà 2 miliardi in spese di manutenzione e cura della rete, di cui 550 milioni nel solo 2020. Ad oggi sono attivi oltre 300 cantieri di manutenzione sulla rete nazionale.
Attività finanziate attraverso i 900 milioni messi a disposizione dalla Capo Gruppo Atlantia, poiché lo scorso gennaio Aspi, a causa dell’art. 35 del DL Milleproroghe, ha subito un downgrade del proprio rating a livello “spazzatura” che ha bloccato di fatto l’accesso al credito della società.
Il Piano di Trasformazione di Autostrade per l’Italia prevede una spesa complessiva di 7,5 miliardi tra investimenti e manutenzioni e l’assunzione di 1.000 nuovi ingegneri e tecnici nei prossimi 3 anni. È stato cambiato il sistema di monitoraggio dei 1943 ponti e viadotti, affidati a primarie società esterne, ed è in corso un assessment delle 587 gallerie presenti sulla rete. Sono stati portati a compimento nuovi rilevanti investimenti, come la Galleria Santa Lucia di Barberino del Mugello sulla A1, uno dei più grandi tunnel d’Europa, del valore di 1 miliardo.
Del programma di investimenti di 14,5 miliardi, ASPI ha definito e presentato al MIT progetti di sviluppo della rete immediatamente esecutivi per 7,4 miliardi (tra cui la Gronda di Genova), di cui attende il via libera da oltre 20 mesi. Tali investimenti, qualora sbloccati, potrebbero svolgere un ruolo rilevante sul sistema produttivo, soprattutto in questa fase di contrazione del PIL nazionale.
Dallo scorso gennaio, ASPI sta lavorando con i rappresentanti del Commissario Bucci per facilitare l’entrata in esercizio del nuovo viadotto a Genova (lungo 1,1 km e situato esattamente tra due rami autostradali gestiti dalla società) di cui è urgente prendere in carico al più presto complessi aspetti infrastrutturali e viabilistici. Il Dicastero concedente è sempre stato informato degli avanzamenti del tavolo.
Autostrade per l’Italia, conclude la nota, ha lavorato con la massima determinazione, anche allo scopo di preservare i posti di lavoro dei suoi 7000 dipendenti, e intende continuare a svolgere pienamente il proprio ruolo di concessionaria, lavorando nell’interesse pubblico e, al tempo stesso, tutelando in ogni sede i propri diritti.
Fonte MarketInsight