Il 15 ottobre serata fusion: eccellenze toscane per ricette orientali. Sulle tracce di un pioniere partito nel Cinquecento

SIENA. Il Bombay jinga con la farina di ceci di Camugliano e la cipolla della Valtiberina. Il Kadai con il pollo del Valdarno. O la focaccia Nan con la farina della Lucchesia. Sono alcune delle contaminazioni attese nel menu a 4 mani di metà ottobre a Siena, il primo per l’autunno 2025 nel territorio senese. Mercoledì 15 ottobre infatti riparte dal capoluogo Girogustando, la rassegna di gemellaggi gastronomici ideata da Confesercenti, con l’immutata formula distintiva: in ogni evento sarà un menu inedito a 4 mani, composto per l’occasione dallo chef del ristorante ospitante e da un collega in arrivo dal resto d’Italia. Decisamente originale la ripartenza, con due cucine etniche che interpreteranno ricette lontane con ingredienti toscani: il Ristorante Sindia di Siena ospiterà per l’occasione l’Iru Ramen di Grosseto.
All’opera due giovani chef orientali, che nei rispettivi locali propongono solitamente pietanze indiane e giapponesi. Il 25enne Akashi Numar, cuoco di Sindia, proporrà ad esempio tra gli antipasti il Bombay Jinga, dove la cipolla della Valtiberina e gli spinaci impanati con la farina di ceci di Camugliano si abbineranno a gamberi in salsa di curry e sesamo. Il trentenne Aron Chendruka da Grosseto proporrà come primo piatto un Tonkotsu Ramen, dove il brodo di carne si amalgamerà con uovo marinato, bambu, pak-choi, germogli di soia, alga nori, cipollotto, mais, naruto e salsa char siu. Nel secondo piatto, la sfida per il cuoco di Sindia starà nel presentare un pollo del Valdarno in versione Kadai e Murg tandori, abbinati a riso bashmati e Nan, una tipica focaccia indiana che sarà preparata con la farina di grano tenero della Lucchiesia. Decisamente fusion anche il dessert, a base di latte toscano impiegato con procedimento indo-giapponese. La ripartenza internazionale dei menu a 4 mani sarà esaltata anche con i vini, per l’occasione Chianti Colli senesi delle aziende San Gregorio e Montechiaro.
Distanti quasi 9mila chilometri, Toscana e India furono legate in realtà da commerci e scambi culturali già in epoca romana e soprattutto tra medioevo e rinascimento, dal periodo delle Repubbliche marinare in poi. E grazie alla sinergia tra Confesercenti e Vetrina Toscana (l progetto della Regione, in collaborazione con Unioncamere Toscana, che promuove il turismo enogastronomico con la regia di Toscana Promozione Turistica coadiuvata da Fondazione Sistema Toscana), proprio durante la serata Girogustando del 15 ottobre a Siena sarà rievocata una singolare storia di un senese convertito all’India nel corso del Cinquecento.
Menu e altri dettagli per prenotare su www.girogustando.tv.