Leaderboards
Leaderboards
Direttore responsabile Raffaella Zelia Ruscitto
Skyscraper 1
Skyscraper 1
Skyscraper 2
Skyscraper 2

Il "no" della Fondazione vale come esempio?

Peccato sia arrivato a tempo scaduto

di Raffaella Zelia Ruscitto

SIENA. Non c’è di che gioire. Questo 2013 in dirittura d’arrivo non lascia un’aria nuova a Siena e nel resto d’Italia. Nulla che faccia presagire, intuire, un cambiamento. Nulla che possa alimentare la fragile fiamma della speranza e che sollevi l’anima dalla prostrazione in cui è caduta da tempo.

In questo scritto (che nell’intenzione doveva essere benaugurale e che forse, in fondo, ma con molto sforzo, potrà esserlo) ci sarebbe la voglia di raccontare un’altra storia. Una storia che, però, non è mai diventata realtà. Che è stata spesso pronunciata da bocche più o meno degne, più o meno sincere, ma che è rimasta nei desiderata di qualche idealista sopravvissuto alla devastazione delle idee come a quella di una società civile.

Siena, ancora una volta esempio fulgido dello sfacelo politico, amministrativo e morale di fronte al quale ci troviamo, non ha saputo essere l’eccezione. Le occasioni non sono mancate. Si è andati, a volte, ad un passo dall’imboccare la strada del rinnovamento, quello vero e non ridotto a slogan pubblicitario (e quindi menzognero e privato di ogni dignità). Invece, come sappiamo tutti e sarebbe stupido negarcelo, le cose sono andate diversamente. Forze centrifughe – con tanto di nomi e cognomi – hanno spinto verso la conservazione di un equilibro di potere che ha continuato a devastare e danneggiare quel poco che era rimasto. Dei beni materiali come di quelli etici. 

Si può partire, nell’analisi dei fatti, dalla vittoria delle primarie di Bruno Valentini e arrivare alla rinuncia di quest’ultimo all’operazione “rottamazione” all’interno del Pd. Un’operazione che avrebbe potuto fare, forte di un movimento popolare che lo aveva sostenuto e che è rimasto orfano di padre prima ancora di averne constatato il legame parentale per analisi del Dna. Valentini si è dimostrato fedele al simbolo di un partito e dimentico di quanto, quello stesso partito, avesse da tempo perso il legame con la sua storia e con i suoi valori. Un partito dilaniato e fagocitato da interessi personali, da strategie di potere insane, incontenibili e ramificate lungo la via Francigena (direzione Roma). Un partito che, in una forma diretta e difficilmente negabile è, a Siena, responsabile del decadimento delle più importanti istituzioni cittadine. Un partito che – finte frasi di blanda autocritica a parte – non ha saputo fare piazza pulita dei responsabili della malagestione interna ed esterna del bene comune, lasciando, di fatto, la questione morale a marcire in qualche cassetto.

L’operazione Valentini, che ha permesso la vittoria al 90′ del Partito Democratico a Siena, può essere ben paragonata a quella di Renzi a livello nazionale e, forse anche per questo, incrocia spesso la stessa direttrice, passando da Siena. Tanto clamore legato al cambiamento, tanta speranza e belle parole… poi finite in accordi sottobanco, nascita di fronde, sgambetti furbi e anche cattivi, tentativi di mediazione spinti fino alla polvere, al punto da rinunciare a ogni scintilla di “rivoluzione”. 

I democratici “spaccati” tra ceccuzziani e sienacambisti (valentiniani no, chissà perchè…) tra cuperliani e renziani…. con Guicciardini che da reazionario indossa le vesti di “rivoluzionario” (e gli calzano anche male) e si fa renziano per evitare la spaccatura interna, tenersi l’incarico e tutelare gli equilibri sovraprovinciali del Pd, con la benedizione del renziano della prim’ora Scaramelli, anch’egli “suggerito” molto dall’alto. E poi le primarie nazionali che, di fatto, sanciscono il divario abissale tra la base elettorale e i vertici provinciali. Una spaccatura insanabile che viene bellamente ignorata e che non spinge ad alcuna autocritica, a nessuna presa d’atto. Tutto procede su binari già stabiliti nella “stanza con combinazione” di via Rosi. Con i renziani messi in un angolo; che contano meno di niente; che neppure hanno i loro sei rappresentanti di diritto (gliene hanno concessi solo tre) nella direzione comunale di Siena, capeggiata dal ceccuzziano Alessandro Mugnaioli. Spazio per i renziani, no. Per i monaciani, sì. E pure per F.C., ex deputato, ex sindaco, indagato nell’affare del fallimento del Pastifico Amato, con incarico di funzionario del partito. C. che sulla storia recente di Siena ha pesato e che avrebbe molto da dire (perchè ha detto e deciso troppo in passato e ora certo non dirà) per la ricostruzione della verità su vicende come banca Mps, Fondazione Mps, ospedale, Università… e anche su vicende ben più piccole ma pur sempre rilevanti ai fini della definizione di un ventennio di decadenza senese. C. il discontinuatore che non ha negato di essere tra gli artefici dell’arrivo a Siena di Alessandro Profumo (proprio come lo era stato per l’amico Giuseppe Mussari) e che oggi controlla ancora buona parte dei consiglieri comunali a Siena come dei direttivo comunale e provinciale. Lui che, prima ancora di Enrico Letta, ha “puntato sui quarantenni”, dando avvio alla loro eliminazione dalla vita politica rilevante del partito come della città per lasciare spazio ai giovani (ovvero a figure prive di esperienza, di tempra politica e di capacità di contrastare decisioni “verticistiche”).

Alla luce di questa situazione politica stagnante nel partito di maggioranza, l’opposizione non può certo brillare. Anche quando apre ad una collaborazione per il bene comune e non per il vantaggio (sostanzialmente elettorale) di un gruppo. Pur mostrando un impegno costante e fermo, i vari ex-candidati a sindaco, oggi seduti negli scranni della sala del Capitano, non possono muovere, dall’interno, alcun cambiamento. E fino a quando l’opposizione a Siena resterà così frammentata non si potrà sperare in nulla di meglio o di più incisivo. Tant’è.

E cosa può mai cambiare in città se nulla o quasi è stato cambiato nella ramificazione del potere, in quella gelatina appiccicosa e opaca che ha invaso ogni palazzo e settore possibile – dall’amministrazione pubblica alle società sportive fino alle contrade – e che ha saputo iglobare buoni e cattivi con la lusinga o con la minaccia?

Di fronte alla vicenda Mps, alle ultime notizie inerenti il “no” all’aumento di capitale a gennaio, per diretta opposizione della Fondazione, abbiamo quasi avuto un sussulto. In quella stessa sala, per troppe volte avevamo assistito impotenti alla genuflessione dell’azionista di maggioranza. Così tante volte, a discapito della banca e dell’azionista, che non credevamo fosse possibile sentir pronunciare la parola “no” (che poi è l’espressione perentoria e senza appello del moto di opposizione). Oggi, almeno, abbiamo sfatato un mito. In questa città, come in ogni altra in cui l’uomo si giudichi ancora libero, è possibile dire “no”. Non sappiamo cosa accadrà dopo il “no”. Che Profumo lasci non è, per noi comuni mortali, un dramma. Visto pure come, incontestabilmente, la banca non si sia poi particolarmente giovata della sua presenza, come di quella di Viola. Un susseguirsi di trimestrali in negativo non si può annoverare come un successo, pur con l’attenuante della drammatica pregressa situazione della banca. Non ci resta che sperare che Mansi non abbia ubbidito a qualcuno, che abbia un piano, che sia consapevole delle consguenze, che il “no” non sia la nuova catastrofe…

Abbiamo già riferito del toto presidente. Nomi che si facevano anche per la presidenza della Fondazione. Ancora Bini Smaghi e Divo Gronchi. Il Monte dei Paschi è sopravvissuto a (quasi) tutti i presidenti che ha avuto. Diciamo che il penultimo lo ha messo a dura prova… e l’ultimo non è stato il principe che lo ha tirato fuori dalla bara di cristallo in cui era stato messo.

La politica non pesa sulla banca. Questo è il mantra di Profumo. Come se nessuno fosse al corrente delle dichiarazioni fatte da C. alla magistratura relativamente alla scelta del presidente dopo Mussari. Magari la politica non fosse entrata nella banca! Magari la banca avesse fatto solo gli interessi della banca! Forse oggi non ci troveremmo a tremare davanti al futuro incerto di una realtà italiana di nobili origini e di onorevole storia. Quello che davvero importa è che si trovi una soluzione per non perdere un patrimonio collettivo inestimabile. Che lo sforzo arrivi dal Governo, dalle istituzioni locali, dalla finanza o dalla politica, o da tutte queste cose insieme. Senza farne un caso di parte. Il potere che non consente cambi di rotta su un destino già deciso non dà segnali di un cambio d’intenti. Quel disegno che voleva la banca lontano da Siena pare giunto quasi al capolinea e chi non ci credeva oggi sminuisce una serie di segnali ormai evidenti e non ignorabili.

Anche l’invito ad un moto d’orgoglio dei senesi, ad una perentoria scelta di campo – senza condizioni e senza compromessi – potrebbe apparire oggi anacronistico. Troppe decisioni dannose sono state prese sulle teste chine di una popolazione sgomenta ed ancora disponibile (e disposta) a inchinarsi dinanzi al potente di turno. Per fede, per tifo sportivo, per appartenenza di contrada, per puro e semplice interesse di famiglia, per paura.

Quel “no” pronunciato da Antonella Mansi che ha messo in scacco i vertici della banca non ha risuonato per le vie e le piazze della città quando questa veniva depredata. Non è risuonato in quella stessa sala quando si sono prese decisioni drammaticamente irreversibili. Non ha scosso le stanze segrete dei partiti, pronunciato da chi ripudiava certi indegni comportamenti. Oggi quel monosillabo facile, talmente facile che è tra le prime parole pronunciate dai bambini, è il simbolo di una rinnovata possibilità. Quella degli uomini liberi. 

E’ strano, quasi insensato, che da una negazione possa scaturire una speranza. Ma i nostri tempi sono così confusi che, forse, è anche giusto partire da questa dicotomia. Un “no” per polverizzare le resistenze del passato. Dentro di noi e fuori di noi. Pronunciato in faccia alle nostre debolezze e alle nostre paure. E poi espresso a chi ci ha sempre voluto accondiscendenti, remissivi, ignari e ignavi. 

Sarebbe una opposizione fuori tempo massimo? C’è chi sostiene che non è mai troppo tardi per cambiare. In meglio. 

Auguri a tutti i lettori de ILCITTADINOONLINE.IT dal direttore e da tutta la redazione…

[banner_mobile]
Are you looking for Krnl this is best Roblox executor this is one of the finest roblox executor.
Download Rapid Streamz for Android, this app will help you stream over 800+ TV channels! Watch free Live TV on Android using the best live tv app for Android. Rapid Streamz application is specially designed for those people who want to enjoy their favorite television shows and movies on the go.
Are you looking for Openiv which is one of the best modding toolset for the PC Versions of GTA 5, GTA 4, Episodes From Liberty City (EFLC) and Max Payne 3, etc. Latest version of the app supports Red Dead Redemption 2 as well. The toolset allows the users to view and alter the game files.
This is CodeX Executor which is a potent application designed to empower Roblox players by allowing them to run scripts within popular Roblox games such as Blox Fruits, Pet Simulator X, Project Slayers, Murder Mystery 2, Adopt Me, Arsenal, and many more.
Enhance your Roblox experience with BTRoblox which is extension that aims to enhance Roblox's website by modifying the look and adding to the core website functionality by adding a plethora of new features.
Winlator is a powerful tool that allows you to run Windows applications and games on your Android device. With Winlator, you can enjoy your favorite PC games on the go, all without the need for a high-end gaming PC. This opens up a whole new world of gaming possibilities, as you can now play your favorite titles anywhere and anytime.
You can download the latest version of Sportzfy TV Apk from our website. We offer a safe and secure download link that ensures you get the latest version of the app without any hassle.
Sportsfire is a free live-streaming application that focuses on sporting events and is available for installation on Firestick, Fire TV Cube, Fire TV, and Android TV/Google TV Boxes.
You can download the latest version of Sportzfy TV Apk from our website. We offer a safe and secure download link that ensures you get the latest version of the app without any hassle.
In the age of digital streaming, inat tv Inat TV APK is one of the most video streaming free application. Finding a reliable and feature-rich application to access your favorite TV shows, movies, and live channels has become crucial.
Krira TV is a free sports streaming app that allows fans around the world to watch their favorite sports events in HD quality.
Experience endless entertainment with blink streamz the top Free Live TV App for Android, offering free live sports streaming and more. Enjoy a vast selection of TV channels on your Android device.
krnl
cinema hd
beetv
inat tv
spotiflyer
aniyomi
saikou
scipt hook v
fluxus executor
flix vision
egg ns
fs23 mods
strato emulator
gacha nebula