L'associazione, tramite la presidente Letizia Giorgianni, si è fatta portatrice di alcune proposte di modifica al decreto arbitrati

ROMA. Nel pomeriggio di ieri, mercoledì 1 febbraio, l’Associazione Vittime del Salva-Banche ha partecipato in Senato a un’audizione sul decreto contenente i criteri per gli arbitrati, alla presenza del Presidente della Commissione Finanze in Senato Mauro Maria Marino.
Letizia Giorgianni, presidente dell’Associazione Vittime del Salva Banche ha esordito ricordando che sarebbe stato giusto consentire l’accesso al rimborso forfettario automatico (senza necessità di passare per l’arbitrato) a tutti i risparmiatori azzerati dal momento che, oltre ai casi di vendita impropria, sarebbe giusto tenere in conto che il corretto funzionamento del mercato delle obbligazioni è stato falsato dalle mancate informazioni da parte degli organi preposti su provvedimenti rilevanti come la comunicazione della Commissione Europea sul settore bancario del 30-07-2013 che prevedeva, a partire dal 1 agosto 2013, la possibilità di azzerare le obbligazioni subordinate.
La presidente entrando poi nel merito della convocazione ha esposto alcune proposte di modifiche al decreto arbitrati, il cui accoglimento sarebbe molto importante per i risparmiatori.
In particolare, ha chiesto:
1) l’eliminazione del requisito del rapporto negoziale diretto per accedere agli arbitrati;
2) la partecipazione di un rappresentante dei risparmiatori al collegio arbitrale;
3) la partecipazione di un rappresentante dei risparmiatori alla stesura delle linee guida per gli arbitri.
Partendo dalla premessa che l’accesso al rimborso forfettario automatico (senza necessità di espletare la procedura arbitrale) per gli obbligazionisti azzerati delle quattro banche (Banca Etruria, Banca Marche, Carife e Carichieti) “dovrebbe essere esteso a tutti i risparmiatori coinvolti, senza alcuna discriminazione”, l’associazione ‘Vittime del Salva-banche’ convocata in seduta presso la commissione Finanze del Senato, in occasione di un’audizione sul decreto legge ‘salva risparmio’, ha cercato, in merito al tema di convocazione, di poter ampliare almeno il numero dei risparmiatori che potranno accedere alla procedura arbitrale. Risparmiatori che per come stavano le cose adesso non avevano neppure la possibilità di poter accedervi.
L’Associazione Vittime Del Salva Banche – si spiega nella relazione – “propende per evitare ai risparmiatori l’accesso al rimborso espletando un’incerta procedura arbitrale, essendo a priori accertabile una vendita impropria generalizzata”, chiamati comunque a relazionare in merito agli articoli del testo n. 373 recante “i criteri e le modalità di nomina degli arbitri, il supporto organizzativo delle procedure arbitrali e le modalità di funzionamento del collegio arbitrale per l’erogazione, da parte del Fondo di solidarietà, di prestazioni in favore degli investitori” hanno preso in esame l’art. 2, dove si delinea la figura dell’investitore che potrà accedere all’arbitrato.
La presidente Letizia Giorgianni, supportata dal contributo tecnico di Vincenzo De Simone e dall’Avvocato Letizia Vescovini ha chiesto di “eliminare sull’accesso all’arbitrato il requisito della contropartita diretta; tale requisito infatti non è previsto nell’art.1 comma 855 della legge di stabilità per il 2016 che ha istituito il Fondo di solidarietà, ma è previsto solo per chiedere l’indennizzo forfettario. La nostra richiesta dunque è stata quella di poterlo togliere e poter far accedere così all’arbitrato anche coloro che hanno acquistato da intermediario; tale modifica se accolta potrebbe far accedere alla procedura arbitrale una buona fetta di risparmiatori adesso esclusi.
Riguardo l’Art. 3 sulla nomina degli arbitri, l’Associazione ha espressamente richiesto, che nel Collegio Arbitrale possa esserci un rappresentante dei risparmiatori, a garanzia degli stessi.
Ugualmente nell’art. 4 si chiede che nella Camera arbitrale, dove si definiranno le linee guida dell’arbitrato sia presente un rappresentante dei risparmiatori; tali linee guida infatti saranno fondamentali per consentire di stabilire se le banche hanno rispettato o meno i loro obblighi nei confronti della clientela.
A termine dell’audizione il relatore ha giudicato meritevoli di valutazione ed approfondimento sia la variazione richiesta all’articolo 2 che ammetterebbe anche i risparmiatori che non hanno un rapporto negoziale diretto, sia l’eventuale partecipazione di un rappresentante dei risparmiatori alla stesura delle linee guida per gli arbitri, seppur di complicata individuazione.