Interrotte le trattative azienda-sindacato

SIENA. (a. m.) Il presidente del Monte dei Paschi è convinto che “sul tema dei costi siamo assolutamente certi che porteremo a casa gli obiettivi, ha detto riferemdosi alle linee guida del piano industriale. Profumo lo ha sostenuto nel corso della conferenza stampa di oggi (1° ottobre) pomeriggio a Rocca Salimbeni. La banca è impegnata oggi con i sindacati per il taglio dei costi del personale, da realizzare anche attraverso delle esternalizzazioni. Ma sembra che le organizzazioni sindacali siano intenzionate a interrompere la trattativa, il cui termine di 5o giorni è stato prorogato.
Intanto, pare che sia pronta la lista “topsecret” dei dirigenti e dei dipendenti da “invitare verso l’uscita”…
Il tema del diritto di voto al 4% per i soci privati è stato poi affrontato dal presidente a seguito della domanda dei giornalisti che gli chiedevano se tale limite potesse scoraggiare potenziali investitori, anche in vista dell’aumento di capitale da 1 miliardo, che dovrà essere autorizzato dall’assemblea il prossimo 9 ottobre.
”In assemblea – ha puntualizzato Profumo – chiederemo la delega per l’aumento di capitale da 1 miliardo con esclusione del diritto di opzione e collochiamo l’operazione nell’arco del piano ma non in tempi ravvicinati. In quel momento si valuterà anche come realizzarlo, in che forma tecnica”. Profumo precisa, inoltre, che “‘evitare l’esercizio del diritto di opzione non danneggia i piccoli azionisti” perchè va fatto a prezzi di mercato e di conseguenza “questa modalità tecnica è vantaggiosa per tutta la base azionaria”.
La Fondazione, quale azionista di maggiornaza, sarà coinvolta nelle decisioni per stabilire se il limite del 4 per cento possa essere superato da parte di eventuali sottoscrittori.
L’ad Viola, nello stesso incontro con la stampa, ha dichiarato che “Da alcune settimane le organizzazioni sindacali e la direzione risorse umane stanno lavorando intensamente per arrivare a concordare una piattaforma di interventi che abbia la finalità di produrre quei benefici in termini di risparmio dei costi strutturali, inseriti nel piano industriale. Evito di fare commenti e previsioni nel rispetto del lavoro di queste persone. I tempi stanno maturando per una qualche forma di situazione che poi ci consentirà di andare avanti. Non sono in grado di dire la tempistica e il perimetro di quello che si sta discutendo: entrambi stanno facendo un lavoro molto intenso, correlato alla dimensione del problema, che non è semplice”.
Dopo aver risolto il prioritario problema di Biverbanca (“Stasera – ha detto Viola – dovremmo fare una comunicazione al mercato che conterrà i termini dell’accordo tra Asti e noi che consentirà di superare i problemi che abbiamo incontrato nelle settimane scorse. Nel momento in cui questo accadrà un tassello importante del programma di cessione di asset sarà messo a posto, dando il proprio contributo al completamento del piano Eba”) , Mps si dedicherà a verificare il reale interesse di acquirenti per il settore Leasing&factoring. E a proposito dei Monti Bond – necessari per coprire la richiesta di capitale dell’Eba – Viola ha ricordato che la Banca attende entro l’anno la risposta della Commissione europea in merito.
Ultim’ora (17,30)
La procedura tra Mps e sindacati sul piano per la riduzione dei costi del personale si è chiusa con un nulla di fatto. La responsabile delle risorse umane Ilaria Dalla Riva e i sindacati sono tornati a incontrarsi, ma non è stato raggiunto un accordo sui provvedimenti, tra cui l’esternalizzazione del back office.
Intanto, pare che sia pronta la lista “topsecret” dei dirigenti e dei dipendenti da “invitare verso l’uscita”…
Il tema del diritto di voto al 4% per i soci privati è stato poi affrontato dal presidente a seguito della domanda dei giornalisti che gli chiedevano se tale limite potesse scoraggiare potenziali investitori, anche in vista dell’aumento di capitale da 1 miliardo, che dovrà essere autorizzato dall’assemblea il prossimo 9 ottobre.
”In assemblea – ha puntualizzato Profumo – chiederemo la delega per l’aumento di capitale da 1 miliardo con esclusione del diritto di opzione e collochiamo l’operazione nell’arco del piano ma non in tempi ravvicinati. In quel momento si valuterà anche come realizzarlo, in che forma tecnica”. Profumo precisa, inoltre, che “‘evitare l’esercizio del diritto di opzione non danneggia i piccoli azionisti” perchè va fatto a prezzi di mercato e di conseguenza “questa modalità tecnica è vantaggiosa per tutta la base azionaria”.
La Fondazione, quale azionista di maggiornaza, sarà coinvolta nelle decisioni per stabilire se il limite del 4 per cento possa essere superato da parte di eventuali sottoscrittori.
L’ad Viola, nello stesso incontro con la stampa, ha dichiarato che “Da alcune settimane le organizzazioni sindacali e la direzione risorse umane stanno lavorando intensamente per arrivare a concordare una piattaforma di interventi che abbia la finalità di produrre quei benefici in termini di risparmio dei costi strutturali, inseriti nel piano industriale. Evito di fare commenti e previsioni nel rispetto del lavoro di queste persone. I tempi stanno maturando per una qualche forma di situazione che poi ci consentirà di andare avanti. Non sono in grado di dire la tempistica e il perimetro di quello che si sta discutendo: entrambi stanno facendo un lavoro molto intenso, correlato alla dimensione del problema, che non è semplice”.
Dopo aver risolto il prioritario problema di Biverbanca (“Stasera – ha detto Viola – dovremmo fare una comunicazione al mercato che conterrà i termini dell’accordo tra Asti e noi che consentirà di superare i problemi che abbiamo incontrato nelle settimane scorse. Nel momento in cui questo accadrà un tassello importante del programma di cessione di asset sarà messo a posto, dando il proprio contributo al completamento del piano Eba”) , Mps si dedicherà a verificare il reale interesse di acquirenti per il settore Leasing&factoring. E a proposito dei Monti Bond – necessari per coprire la richiesta di capitale dell’Eba – Viola ha ricordato che la Banca attende entro l’anno la risposta della Commissione europea in merito.
Ultim’ora (17,30)
La procedura tra Mps e sindacati sul piano per la riduzione dei costi del personale si è chiusa con un nulla di fatto. La responsabile delle risorse umane Ilaria Dalla Riva e i sindacati sono tornati a incontrarsi, ma non è stato raggiunto un accordo sui provvedimenti, tra cui l’esternalizzazione del back office.