I disagi di un'area sottoposta ad una viabilità disastrosa
SIENA. Via Caduti di Vicobello. Ormai un “caso” di cattiva viabilità, di “urbanistica fantasiosa”, apoteosi del disagio per i residenti e non solo.
Per cercare di capire quali possano essere le soluzioni ad uno scempio che pesa tutti i giorni su chi vive in questa strada e più in generale in tutta l’area che insiste tra via Garibaldi e Viale Sclavo, gli esponenti delle Liste civiche senesi, Pierluigi Piccini e Marco Falorni hanno incontrato martedì scorso (26 aprile) i residenti. Nel rispetto della campagna di ascolto ormai avviata da diverse settimane.
Come in altre zone di Siena quello che è emerso con maggior forza dalle parole delle persone che hanno voluto essere presenti all’incontro, è stato il senso di impotenza. Molte istanze e richieste avanzate negli scorsi mesi da chi si rendeva conto, ogni giorno di più, delle scelte urbanistiche sbagliate che si stavano perpetrando, sono rimaste senza risposta. Questa assenza di ascolto ha portato, infine, ad un vero e proprio “percorso ad ostacoli” per chiunque voglia uscire di casa in macchina e recarsi in qualsiasi direzione.
Via Caduti di Vicobello: un’area residenziale in cui si è costruito ancora prima di avere un progetto di viabilità; in cui si è costriuto restringedo una strada, non prevedendo parcheggi e neppure aree verdi.
Una situazione paradossale che i residenti hanno subito senza poter avere la soddisfazione di essere ascoltati dall’amministrazione comunale.
Piccini e Falorni hanno convenuto con i presenti che la situazione della viabilità e della urbanizzazione dell’area non è sostenibile ed hanno promesso uno studio preciso ed approfondito su questa area “massacrata” della città, a pochi passi dal centro.
“Faremo quanto sarà in nostro potere – ha detto Piccini – qualora fossimo chiamati ad amministrare questa città, per porre rimedio ad un danno così evidente. Il nostro impegno sarà quello di raccogliere le richieste di chi, vivendoci, conosce bene gli aspetti critici di una situazione che è ben più complessa di quanto possa apparire ad un primo sguardo. Sebbene lo scempio sia visibile a tutti”.
(Foto Corrado De Serio)