"Più vicina ai cittadini e capace di affrontare le sfide del futuro”

SIENA. “La sanità pubblica è un diritto fondamentale che dobbiamo preservare e rafforzare, perché rappresenta la spina dorsale del nostro welfare e il cuore del patto di fiducia con i cittadini”. Con queste parole Fabrizio Valleggi, medico endocrinologo e candidato alle prossime regionali nella lista Casa dei Riformisti di Eugenio Giani, apre uno dei capitoli centrali del suo impegno politico.
Per Valleggi, che da anni opera nei reparti e negli ambulatori della Toscana, il tema non è astratto: “Ogni giorno vedo da vicino le difficoltà ma anche l’eccellenza del nostro sistema sanitario. La Toscana, grazie a scelte coraggiose e lungimiranti, è tra le regioni con i migliori standard di cura. Ma oggi siamo chiamati a fare un passo ulteriore: ridurre le liste d’attesa, potenziare la medicina territoriale e investire con decisione nella digitalizzazione e nell’integrazione dei servizi”.
Un impegno che si inserisce in continuità con la linea del presidente Eugenio Giani e del centrosinistra, che in questi anni hanno difeso la sanità pubblica da tagli e privatizzazioni: “Il modello toscano – sottolinea Valleggi – ha dimostrato di reggere anche nei momenti più difficili, dalla pandemia alle carenze di personale. Ora occorre rendere la rete dei servizi più capillare, rafforzando le strutture intermedie, dalla medicina di base fino agli ospedali di prossimità, senza dimenticare le aree interne e più periferiche”.
Valleggi pone al centro anche la dimensione umana della cura: “Non si tratta solo di tecnologia o numeri, ma di persone. Il rapporto medico-paziente deve restare fondato sulla fiducia e sulla vicinanza. La politica ha il compito di creare le condizioni affinché chi lavora in sanità possa farlo con dignità, motivazione e mezzi adeguati”.
Per il candidato della Casa dei Riformisti la sfida è duplice: garantire efficienza e sostenibilità economica, ma senza perdere di vista i valori che hanno reso la sanità toscana un punto di riferimento in Italia e in Europa. “Più prossimità, più innovazione, più umanità: questa è la direzione che voglio sostenere nel Consiglio regionale”.