
SIENA. Stamattina si è svolto presso la sede della Provincia l’incontro per l’esame congiunto a seguito della richiesta di CIGS in deroga avanzata dalla Trigano.
Nonostante la richiesta di CIGS in deroga, ancora una volta l’azienda ha lasciato intendere che il contratto di solidarietà non è stato accantonato ma i presupposti rimangono complicati poiché anche i tentativi dei giorni scorsi di smussare le rivendicazioni della Fiom Cgil in merito al recente Contratto Nazionale firmato da Fim e Uilm non hanno prodotto effetti.
Nemmeno l’estremo sforzo di mediazione della Provincia di stamattina ha prodotto risultati e la Fim ha ribadito chiaramente la non disponibilità ad affrontare il contratto di solidarietà in subordine all’esito della trattativa tra Direzione aziendale e Fiom.
“Il rigore nel rispetto del contratto nazionale da poco firmato – concetto più volte ribadito dal Segretario Generale della Fim, Gian Luca Fè, anche nell’incontro di oggi – è l’unica possibilità che può consentire all’azienda di affrontare le sfide future della competitività e di voltare pagina rispetto ad un sistema di relazioni che negli anni si è basato solo sull’antagonismo e i rapporti di forza”.
La Fim pertanto richiama l’Azienda al rispetto di quanto definito ai tavoli nazionali senza cedere ai ricatti di chi a quei tavoli rifugge da tempo e con difficoltà e preoccupazione aspetta la convocazione che arriverà dalla Regione Toscana nelle prossime settimane, l’ultima possibilità che rimane per definire quali scenari si prospetteranno per i dipendenti a partire dal primo di settembre.
Nonostante la richiesta di CIGS in deroga, ancora una volta l’azienda ha lasciato intendere che il contratto di solidarietà non è stato accantonato ma i presupposti rimangono complicati poiché anche i tentativi dei giorni scorsi di smussare le rivendicazioni della Fiom Cgil in merito al recente Contratto Nazionale firmato da Fim e Uilm non hanno prodotto effetti.
Nemmeno l’estremo sforzo di mediazione della Provincia di stamattina ha prodotto risultati e la Fim ha ribadito chiaramente la non disponibilità ad affrontare il contratto di solidarietà in subordine all’esito della trattativa tra Direzione aziendale e Fiom.
“Il rigore nel rispetto del contratto nazionale da poco firmato – concetto più volte ribadito dal Segretario Generale della Fim, Gian Luca Fè, anche nell’incontro di oggi – è l’unica possibilità che può consentire all’azienda di affrontare le sfide future della competitività e di voltare pagina rispetto ad un sistema di relazioni che negli anni si è basato solo sull’antagonismo e i rapporti di forza”.
La Fim pertanto richiama l’Azienda al rispetto di quanto definito ai tavoli nazionali senza cedere ai ricatti di chi a quei tavoli rifugge da tempo e con difficoltà e preoccupazione aspetta la convocazione che arriverà dalla Regione Toscana nelle prossime settimane, l’ultima possibilità che rimane per definire quali scenari si prospetteranno per i dipendenti a partire dal primo di settembre.