Al convegno di Bagnaia il ministro parla anche delle spiagge...
SIENA. “La prima cosa che abbiamo fatto e che abbiamo continuato a fare è stato quello di tenere il bilancio dello Stato”. Lo ha detto il ministro dell’Economia e delle finanze, Giulio Tremonti, parlando dell’azione del governo per il risanamento dei conti pubblici al convegno ‘Crescere tra le righe’, organizzato al Borgo la Bagnaia dall’Osservatorio permanente Giovani – Editori.
“La crisi economica non è come un ciclo economico – ha continuato -. I fattori di causa della crisi sono ancora tutti in essere. E per due anni qualcuno ha ingannato i popoli e il mondo facendo finta che fossero i banchieri a decidere le regole della finanza: non è così. E oltretutto la medicina, che sono stati i debiti pubblici, è finita. Non ci si può sognare di fare sviluppo con la spesa pubblica come è stato per decenni. Non esiste sviluppo che viene creato in un giorno, con un decreto da un uomo, da un soggetto, in modo istantaneo: dobbiamo avviare un processo”. Il ministro ha ammesso che la Germania cresce più dell’Italia, ma anche che i tedeschi hanno aumentato i loro debiti, passando al terzo posto in Europa e buttando giù dal poco invidiabile podio proprio l’Italia.
“Guardate, adesso lo posso dire: non me ne frega un tubo. Le spiagge non c’entrano nulla con la norma sul diritto di superficie dei litorali contenuta nel dl sviluppo”, ha poi detto Tremonti, per il quale le critiche sono state “un atteggiamento pittoresco”.
“La crisi economica non è come un ciclo economico – ha continuato -. I fattori di causa della crisi sono ancora tutti in essere. E per due anni qualcuno ha ingannato i popoli e il mondo facendo finta che fossero i banchieri a decidere le regole della finanza: non è così. E oltretutto la medicina, che sono stati i debiti pubblici, è finita. Non ci si può sognare di fare sviluppo con la spesa pubblica come è stato per decenni. Non esiste sviluppo che viene creato in un giorno, con un decreto da un uomo, da un soggetto, in modo istantaneo: dobbiamo avviare un processo”. Il ministro ha ammesso che la Germania cresce più dell’Italia, ma anche che i tedeschi hanno aumentato i loro debiti, passando al terzo posto in Europa e buttando giù dal poco invidiabile podio proprio l’Italia.
“Guardate, adesso lo posso dire: non me ne frega un tubo. Le spiagge non c’entrano nulla con la norma sul diritto di superficie dei litorali contenuta nel dl sviluppo”, ha poi detto Tremonti, per il quale le critiche sono state “un atteggiamento pittoresco”.