SIENA. In una audizione alla Commissione Finanze della Camera il presidente del Monte dei Paschi, Massimo Tononi, ha confermato che la banca continua la ricerca di un partner (come richiesto anche dalla Bce), ma che “nel contesto europeo operazioni di grandi dimensioni sono assolutamente assenti”. Il presidente ha aggiunto che non vi sono, al momento, ulteriori novità ed ha ricordato che un freno all’aggregazione deriva anche da una regolamentazione che favorisce la riduzione delle dimensioni, il poco interesse verso chi ha troppe filiali e un contesto di mercato finanziario in cui i cda delle banche preferiscono linee di crescita interna.
Il Monte, però, sta facendo “tutto il possibile per rinsaldare un rapporto fatto di fiducia e la consapevolezza nei confronti della nostra clientela”. Una fiducia incrinata dalla risoluzione delle quattro banche Banca Etruria, Banca Marche, CariFerrara e CariChieti, che “non solo ha prodotto perdite per la loro clientela ma turbolenze sul mercato e ha inciso sulla qualità del rapporto clienti-banche che si fonda sulla fiducia in parte incrinata. Correggere questo non è un processo facile, richiede tempo e impegno”. Tononi ha detto, poi, che la finalità del bail-in è condivisa ma quanto accaduto con le quattro banche salvate “mostra che talvolta le legislazioni vanno meglio digerite e assimilate per tenere conto delle specificità”, ha detto Tononi.
Come riporta Milano Finanza, vi sono poi i crediti deteriorati di Mps pari a 47 miliardi, poco variati dai 46,9 miliardi rendicontati alla fine dello scorso anno. “Mentre le rettifiche su crediti a fine marzo sono state pari a 346 milioni di euro, in calo del 40% rispetto al quarto trimestre 2015, il valore più basso degli ultimi quattro anni. La copertura dei crediti deteriorati a fine marzo era pari al 49%. Risolvere il problema dell’elevato livello delle sofferenze “è un obiettivo in cima alla lista delle priorità” del management, ha assicurato Tononi. “Stiamo anche pensando alla possibilità di cedere un pacchetto per ridurre le posizioni” in bilancio. D’altra parte, per quanto riguarda le sofferenze, ha proseguito, “si è innescato un circolo vizioso” sul quale ha inciso molto la crisi economica; “il fenomeno è stato epocale, dalla portata molto significativa. E’ quindi necessario fare tutto quello che si può fare per migliorare la situazione tra interventi già previsti e quelli da fare”, ha concluso”.