"I 4 milioni di euro stanziati hanno "fatto il fumo" velocemente"
di Augusto Mattioli
SIENA. 2 marzo 2020 – coronavirus: arrivano due milioni per le imprese. La Fises, finanziaria senese di sviluppo, ha attivato un plafond straordinario ad hoc per le aziende del territorio che stanno subendo danni in conseguenza della situazione che si è generata.
25 marzo 2020 – coronavirus: altri due milioni per il plafond. E’ stato rifinanziato il plafond straordinario di due milioni di euro, ed immediatamente attivato, con impegno della stessa cifra
01 aprile 2020 – coronavirus: esaurito il plafond straordinario di € 4 milioni attivato in data 02.03.2020 e il 24.03.2020 per gli effetti del “coronavirus”, e pertanto e’ sospesa la presentazione delle domande.
03 aprile 2020 – coronavirus: tenuto conto della quantità di richieste di finanziamento pervenute, sia in termini di numero che di importo complessivo, la presentazione di ulteriori richieste di finanziamento è momentaneamente sospesa su tutti i plafond fino a nuove disposizioni.
Queste comunicazioni della Finanziaria senese di Sviluppo ( Fises) sono il segno delle difficoltà che le aziende, senesi, soprattutto quelle piccole, vivono come conseguenza della crisi innescata dall’epidemia di coronavirus. La Fises, come si legge nel suo sito “si pone come partner strategico per la nascita, lo sviluppo e l’insediamento delle imprese sul territorio fornendo non soltanto i capitali necessari ma affiancando le società nel processo di realizzazione dei propri progetti”. Una mission da tempi normali ma non in quelli di coronavirus. Quei quattro milioni di plafond con la crisi e con la mancanza di luquidità delle piccole e medie imprese hanno “fatto il fumo”.
Dice il presidente di Fises Massimo Terrosi: “La imprese di piccole dimensioni hanno bisogno di liquidità per il loro ciclo produttivo. Abbiamo deciso due step destinando alle richieste arrivate quattro milioni in totale perché potessero continuare l’attività normale. Inoltre sono state bloccate le rate in corso per cui rientri non ce ne sono e quindi dovremo fare di necessità virtù. In ogni caso cercheremo di dare una mano a chi vorrà investire. Noi ci saremo. Ma per il momento siamo ancora nell’emergenza. Navighiamo a vista. Certo se il 14 aprile le aziende torneranno a produrre saremo sicuramente più contenti, anche se occorrerà tenere sotto controllo la parte sanitaria”.
Riguardo ai plafond straordinari Terrosi aggiunge: “Quei quattro milioni hanno fatto letteralmente il fumo”. In attesa dell’intervento delle banche, “che – sottolinea – aspettano i decreti del governo”. Una situazione in generale ancora in emergenza anche se dal punto di vista sanitario c’è qualche miglioramento. Ma a ancora difficile per chi ha un’attività da imprenditore. “ Nel nostro territorio sarà il turismo ad avere maggiori problemi, se alle botteghe, al piccolo commercio togli la Pasqua e la primavera”. Riguardo al ruolo di Banca Mps (sostanzialmente non più senese ma pur sempre presente sul territorio) e della Fondazione Mps,Terrosi puntualizza: “La banca penso stia facendo un buon lavoro anche per i prodotti specifici messi in campo. Certo non bisogna pensare di chiedere soldi e che te li diano a prescindere. Occorre piuttosto attenzione alla ricapitalizzazione delle aziende. La Fondazione può fare un buon lavoro magari con strumenti diversi di garanzia. Mi sento abbastanza ottimista che tutti facciano il loro dovere. A partire dalla struttura della Fises. Il direttore Rossi e i collaboratori non si sono fermati un momento. E devo sottolineare anche che i rapporti con i soci Fises (Fondazione Mps, Comune di Siena, Provincia, Camera di commercio -. ndr) sono buoni. E devo aggiungere che le indicazioni su come procedere nei due anni di mia presidenza non sono mai mancate dai soci. Lo stesso Comune di Siena ci è vicino e ci sollecita“.