Il Circolo Città Domani spinge al rinnovamento

SIENA. Dal Circolo Città Domani – Sinistra Per Siena ricceviamo e pubblichiamo.
“Le ragioni profonde del nostro dissenso rispetto alla giunta Ceccuzzi vanno ricercate, in primo luogo, in quella che per noi è sempre stata, coerentemente con il nostro programma elettorale, un’esigenza primaria: DENUNCIARE E COMBATTERE QUEL GROVIGLIO PERVERSO di cointeressenze politico-economiche che hanno portato Siena nelle condizioni attuali.
Ecco il vero motivo, ora comprensibile davvero a tutti ( Ceccuzzi e Cannamela compresi), delle nostre accanite posizioni sull’ ETICA in politica, pensate come unico vero pilastro insormontabile sul quale basare ogni decisione concreta. Quando diversi di noi non aderirono al PD, iniziando un lungo e doloroso cammino di separazione, prima, e di rielaborazione del nostro agire, poi, lo fecero perché convinti che le ragioni che, probabilmente sin dal 1992, avevano costretto il vecchio PCI-PDS, ad abbracciare una logica di commistione affaristica, con la cosiddetta società civile, erano ormai diventate talmente radicate, nel Partito, al punto di corromperlo definitivamente dal punto di vista etico, condannando l’intera società italiana a perdere l’unico vero riferimento utile a sperare in un concreto RISCATTO SOCIALE E POLITICO. Le posizioni di Enrico Berlinguer, della fine degli anni ’70, rispetto a tutto questo, oggi risultano totalmente profetiche.
Di fronte a ciò che è successo a Siena noi riteniamo che l’analisi delle cause non possa procrastinarsi oltre il limite che c’impedirebbe di essere concretamente efficaci nell’immaginare soluzioni alla situazione che è venuta a determinarsi. Tenerne conto sarà tuttavia imperativo per chiunque voglia essere davvero CREDIBILE ed UTILE come amministratore di questa città. Proprio per ottenere questo risultato, il CIRCOLO CITTA’ DOMANI, intende porsi concretamente l’obiettivo strategico di coagulare tutte le forze ETICAMENTE sensibili, che pure esistono a Siena, intorno, non ad un mero disegno politico, bensì intorno ad una nuova sfida:
AVANZARE PROPOSTE CONCRETE DA SOTTOPORRE ALLA COLLETTIVITA’ PER DARE CORPO AD UNA NUOVA IDEA DI CITTA’ E DI SVILUPPO. Non sarà facile immaginare una città costretta a costruire vie di sviluppo che prescindano dalle risorse della FONDAZIONE e dallo sbocco occupazione che la Banca ha sempre rappresentato. Non sarà facile riuscire ad individuare nuovo lavoro e nuova occupazione nonostante la stretta creditizia indotta, oltre che dalla crisi mondiale, anche dagli infausti eventi bancari noti tristemente a tutti. Non sarà facile ma dovremo riuscirci, nella consapevolezza che d’ora in poi potrà vincere solamente chi saprà dimostrarsi utile alla collettività guidandola efficacemente al superamento delle proprie difficoltà, nobilitando con ciò il senso della parola DEMOCRAZIA e della POLITICA”.