Tariffe insopportabili imposte dalla regione Toscana

SIENA. Dopo le indagini nazionali della Federconsumatori,che confermano i dati già elaborati dall’associazione Cittadinanza Attiva,per cui Siena è al secondo posto quanto a tariffe dell’acqua più alte in assoluto in Italia, l’Acquedotto del Fiora ha cercato di contestare le cifre, giustificandosi col dire che nelle nostre bollette sono compresi sia i costi di gestione che quelli degli investimenti.
Per il nostro gruppo “Sinistra per Siena”, che tanto si è impegnato su queste tematiche anche in Consiglio Comunale, la spiegazione non giustifica alcunché. Cosa si sta pagando per gli investimenti: il megaprogetto di collegamento alla diga di Montedoglio, arenatosi a metà perché sono finiti i soldi della Fondazione Monte dei Paschi? Il dato in effetti mette in risalto solo la cattiva gestione dell’Acquedotto del Fiora, che spende troppo in spese accessorie (compensi agli amministratori ed ai tecnici, presenza di un socio privato come ACEA che deve fare utili) e fa pagare ai senesi i costi degli investimenti che la società ha fatto essenzialmente nel grossetano (vedi bilancio 2015), dove peraltro le tubature sono rimaste un vero colabrodo e non si sono ridotte le perdite.
Invece l’acquedotto del Vivo, per metodologia di costruzione, e manutenzione finché era condotta direttamente dall’Ufficio acquedotto del Comune di Siena, appariva a tecnici, utenti e professori un vero gioiellino, costruito e gestito con lungimiranza, con attenzione maniacale a riparare le perdite, senza sprechi e spese di gestione faraoniche, con una tariffa per l’acqua infinitamente più bassa, basta controllare i dati per capire come negli ultimi anni sia quasi raddoppiata.
Ma la Società Acquedotto del Fiora è solo uno dei vari responsabili del tartassamento degli utenti toscani: solo qualche giorno fa il presidente dell’Autorità Idrica della Toscana, Alessandro Mazzei, ha comunicato con la massima disinvoltura che nei prossimi anni le tariffe in Toscana aumenteranno moltissimo, cioè il 5% ogni anno dal 2017 fino al 2019. Quali mai saranno gli investimenti nella rete idrica, che costano in Toscana più che in ogni altra regione italiana?
Questo è solo il risultato dell’accentramento regionale, e della politica degli accorpamenti, voluto come al solito dal Presidente Rossi che pensa ancora di prendere in giro i cittadini parlando di maggiore efficienza e gestione più razionale.Col nuovo sistema i cittadini ci hanno solo rimesso, mentre se ne sono avvantaggiate solo le società pubblico-private ed i rispettivi consigli di amministrazione. Allora il Comune di Siena si riprenda la titolarità dell’acquedotto del Vivo e cambi politica in assoluto: non progetti assurdi per cercare più acqua (tipo la diga di Montedoglio e quella minacciata sul Farma Marse), ma regolare e precisa manutenzione per ridurre le perdite, affidata a tecnici selezionati per concorso (e non per assunzione diretta come avviene spesso in queste partecipate). Non è un sogno: il Comune di Parigi ha ripreso la diretta gestione dell’acquedotto e proprio in queste settimane, in Lunigiana qualche Comune si ribella alla politica regionale per l’acqua.
Sinistra per Siena si impegnerà su questa battaglia, anche a fianco dei movimenti per l’acqua pubblic a che qualche anno fa hanno promosso e vinto un referendum nazionale, non rispettato dal governo nazionale.
Sinistra per Siena