Verso la realizzazione di un progetto di autoconsumo territoriale da finanziare con fondi europei

SIENA. Alcune eccellenti produzioni locali hanno conquistato una larga fetta del mercato internazionale. Tra queste si distinguono quelle del distretto agroalimentare con i fiori all’occhiello delle produzioni olearie e vinicole che riescono a raggiungere con successo mercati sempre più lontani.
L’agroalimentare del nostro territorio gode di una indiscussa vocazione alla qualità sia per la fama delle tradizioni gastronomiche che per il pregio delle materie prime agricole e per la loro varietà dovuta ad un favorevole intreccio di condizioni ambientali, storiche e culturali.
Sono proprio queste caratteristiche che hanno favorito lo sviluppo di un mercato internazionale per molti prodotti a cui deve aggiungersi l’opportunità per la loro commercializzazione rappresentata dalle cosiddette filiere corte. Queste ultime possono andare dalla vendita diretta in azienda all’e-commerce, dalla distribuzione verso singoli gruppi organizzati alla quella in mercati zonali.
Le opportunità offerte dalla commercializzazione e dalla distribuzione dei prodotti del nostro agroalimentare tipico di qualità sono facilmente intuibili: dalle quelle occupazionali a quelle economiche per l’intero territorio, senza dimenticare i vantaggi per la salute derivanti da una alimentazione sana e ricca di varietà.
Proprio per queste ragioni il nostro programma elettorale contiene alcuni punti programmatici importati tra quali l’obiettivo di fare di Siena la Capitale dell’Agroalimentare anche attraverso la creazione del marchio ‘Siena’. La nostra città ha tutte le caratteristiche per essere capofila di un territorio straordinario per le sue eccellenze e guidare la promozione globale dei prodotti del territorio senese nel mondo, obiettivo che sarebbe sicuramente facilitato dalla creazione di un marchio di protezione.
A ciò si aggiunge la realizzazione di un progetto di autoconsumo territoriale da finanziare con fondi europei che vedrà come attori sia i cittadini che gli esercizi commerciali aderenti. Ciò consentirà uno sbocco commerciale anche a piccoli produttori (come chi coltiva per l’auto-consumo) che periodicamente possono avere delle eccedenze da vendere, nonché risparmi in termini di costi della produzione per gli imprenditori (si pensi, ad esempio, alla riduzione dei costi di trasporto o di quelli energetici derivanti dal rispetto del ciclo stagionale di produzione). Per quanto concerne i consumatori il progetto consentirà di potersi approvvigionare con prodotti di qualità e più in generale di recuperare un contatto con il nostro mondo rurale, spesso dimenticato sia per gli aspetti legati alla genuinità dei prodotti che per la conoscenza dei cicli stagionali e la peculiarità delle culture locali.
Anche con queste iniziative intendiamo essere attenti verso ciò che la natura ed il territorio ci hanno così generosamente dato affinché queste ricchezze e le opportunità che offrono possano essere preservate e valorizzate.
SPQS per Massimo Sportelli sindaco