L'idea è quella di posizionare Siena come città ideale per i nomad worker, professionisti da tutto il mondo che lavorano da remoto e scelgono dove vivere in base alla qualità dell’esperienza urbana

SIENA. Circa un mese fa, il 12 aprile 2025, si è svolto TEDxSiena, un appuntamento ormai periodico e molto atteso in città, inserito nel circuito internazionale di conferenze TED dedicate all’innovazione, al pensiero critico e alla condivisione di idee che meritano di essere diffuse.
Fin dalla prima edizione, nel 2016, l’associazione Smart City Lab ha contribuito attivamente alla realizzazione dell’evento, insieme a numerosi partner istituzionali e privati. La nostra missione è sempre stata chiara: favorire un confronto ampio e partecipato sul futuro della città, ispirandoci al principio “think global, act local”.
Lo spunto dell’edizione di quest’anno è stato un invito alla responsabilità condivisa: “PrenderSi Cura” della realtà che ci circonda, con attenzione, rispetto e visione. Un invito ad agire con consapevolezza e a contribuire attivamente allo sviluppo sociale ed economico del territorio. Ed è proprio accogliendo questo invito che vogliamo aprire un dibattito pubblico sulla visione strategica della città, immaginando un futuro possibile — e soprattutto realizzabile — attraverso azioni coordinate, concrete e ispirate da ambizioni di lungo termine.
È il momento di chiederci, insieme: “Che tipo di città vogliamo essere per il mondo?”
Rispondere a questa domanda significa decidere:1) che tipo di urbanistica vogliamo promuovere; 2) come accogliere chi arriva: turisti, studenti, nuovi cittadini; 3) che opportunità (lavorative, culturali, formative) vogliamo offrire; 4) quale attenzione ambientale vogliamo dimostrare, nei fatti. Ma significa anche costruire un’identità forte e riconoscibile, capace di attrarre giovani e professionisti internazionali, startupper e creativi, turisti consapevoli, investitori attenti alla sostenibilità e all’innovazione.
Come Smart City Lab, vogliamo lanciare il progetto Nomadia, una proposta concreta per posizionare Siena come città ideale per i nomad worker, professionisti da tutto il mondo che lavorano da remoto e scelgono dove vivere in base alla qualità dell’esperienza urbana. Una città adatta ai nomad worker è:1) connessa, ma tranquilla; 2) ricca di cultura e opportunità; 3) inclusiva, stimolante, ispirante; 4) internazionale ma profondamente autentica.
Siena possiede già molte di queste caratteristiche: due Università e un ecosistema culturale dinamico; qualità della vita elevata; un territorio carbon free, paesaggisticamente e ambientalmente unico; reti internet affidabili, perfette per il lavoro da remoto.
Accogliere nomad worker non significa solo intercettare reddito. Significa attrarre idee, reti di relazioni, contaminazioni positive. Si tratta spesso di profili altamente qualificati: designer, sviluppatori, artisti, imprenditori, creatori digitali. Figure in grado di contribuire attivamente al tessuto urbano e sociale, generando nuove forme di economia e innovazione.
A differenza del turismo stagionale, i nomad worker vivono la città con più intensità e per periodi prolungati, portando benefici distribuiti durante tutto l’anno. Siena, seppur penalizzata da un’infrastruttura di trasporti limitata, può diventare un punto di riferimento per questo stile di vita, con una strategia condivisa e mirata.
Con “Nomadia“, vogliamo avviare un percorso di discussione aperto alla città, alle istituzioni, agli imprenditori, ai cittadini. Perché scegliere oggi che tipo di città vogliamo essere per il mondo significa decidere chi vogliamo attrarre, che valori vogliamo condividere, e che futuro vogliamo costruire insieme.
Associazione Smart City Lab
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SMART CITY LAB
Associazione No Profit