
Importante per Vassili Skiftas è anche la mobilità cittadina: “Riteniamo necessario regolamentare con nuovi e moderni sistemi il carico e scarico delle merci nel centro storico attraverso mezzi elettrici e regole più stringenti, soprattutto in prossimità delle scuole durante la fascia oraria che precede l’ingresso e che segue l’uscita degli studenti, al fine di salvaguardare la loro incolumità. Dovrà essere davvero controllato ed impedito l’enorme traffico che devasta ormai il centro storico, con una regressione di mezzo secolo fa. Abbiamo strutture consortili a Siena pronte a parlare di questo progetto da anni, ma è incredibile come ancora non sia partito il progetto”.
Parlare di mobilità per Vassili è anche affrontare il tema del turismo: “Siamo convinti che sia necessaria una riorganizzazione degli afflussi e delle aree di sosta riguardanti i bus turistici, delle aree riguardanti i distributori di carburante dismessi (Colonna San Marco e Strada di Pescaia, Via E. S. Piccolomini e Via Peruzzi) potrebbero essere destinati ad aree di sosta previo accordo con i proprietari dei terreni. Dobbiamo studiare percorsi pedonali in via Fiorentina fino allo Stellino, incidere favorevolmente sulla cultura del servizio pubblico per chi lo utilizza come navetta di collegamento tra il centro storico e le aree di sosta periferiche”. Mobilità significa anche percorsi da fare a piedi o in bicicletta. Sarebbe un delitto mostruoso non farlo. Riflettiamo seriamente sull’importanza della via Francigena, che potrebbe culminare con un percorso all’interno del Santa Maria della Scala. Crediamo inoltre che a tutto questo si possa ben collegare il tema dell’Aeroporto di Ampugnano che, oltre ad essere importante per i servizi di pubblica utilità come l’indispensabile trasporto degli organi in una città che ha un centro trapianti di grande importanza, continua a rappresentare un’opportunità per accrescere la competitività e fruibilità del nostro territorio. E’ necessario quindi operare con assoluta chiarezza e trasparenza affinché non venga più speso un euro pubblico in assenza di un progetto ed una prospettiva condivisa dalla popolazione del territorio e con un’apertura verso investitori privati seri che portino un valore aggiunto alla nostra comunità. Altrimenti meglio chiuderlo e metterci tanti ombrelloni per prendere il sole, senza creare illusioni in chi ci crede e soprattutto continuare a spendere senza prospettive i soldi della comunità. Su questo i Riformisti sono sempre stati chiari”.