Nella discussione sul progetto, il movimento solleva dubbi su costi, priorità e impatto ambientale

SIENA. «Stanno investendo 34,5 milioni di euro pubblici per riaprire l’aeroporto di Ampugnano, ma a volare saranno in pochissimi, mentre i veri problemi del territorio restano irrisolti». È questa la posizione di Sinistra Italiana – Alleanza Verdi e Sinistra, che attraverso una nota esprime forti perplessità sul progetto di rilancio dello scalo senese.
Secondo i dati diffusi, l’investimento pubblico servirebbe a garantire una riapertura dell’aeroporto con 8 voli al giorno su aerei da 9 posti, per un massimo teorico di 72 passeggeri quotidiani, operativi solo per circa 8 mesi l’anno. Una stima che, rapportata al finanziamento complessivo, porta a un costo medio di circa 1000 euro per ogni passeggero annuale.
Tra le giustificazioni del progetto, figura anche la realizzazione di un parco fotovoltaico di 20 ettari, ma secondo AVS si tratta di una soluzione fuorviante:
«L’impianto verrà costruito in un’area di grande valore ambientale, paesaggistico e culturale – si legge nella nota – e l’energia prodotta non porterà alcun beneficio concreto ai cittadini. Si rischia un’operazione di greenwashing, che consuma suolo agricolo senza contribuire alla transizione ecologica della comunità locale».
Il comunicato sottolinea inoltre come nel frattempo restino irrisolti i veri problemi infrastrutturali del territorio, a partire dal completamento del Lotto 0 della Siena-Grosseto, attualmente privo di tempi certi, e dal mancato finanziamento del tratto finale della ferrovia Siena–Poggibonsi.
«Con una linea ferroviaria veloce – osservano – Firenze potrebbe essere raggiunta in 50 minuti. Perché non si investe prima su queste infrastrutture che usano ogni giorno pendolari, studenti e lavoratori?».
Particolare attenzione viene posta anche al tema della partecipazione democratica. AVS denuncia il mancato coinvolgimento dei cittadini e delle amministrazioni locali, come nel caso del Comune di Sovicille, del tutto escluso dal processo decisionale.
«Sarebbe auspicabile avviare strumenti di democrazia partecipata per discutere apertamente quale modello di sviluppo e turismo vogliamo per il nostro territorio».
Nel testo si evidenzia infine la necessità di un cambio di paradigma:
«Oggi, come Sinistra Italiana – Alleanza Verdi e Sinistra, sosteniamo la costruzione di un governo dell’area vasta, che metta al centro gli interessi delle comunità locali e non quelli di pochi. Il capoluogo deve uscire da una logica di centralismo e collaborare con i comuni limitrofi per uno sviluppo sostenibile, equo e condiviso».
Il comunicato si chiude con un omaggio al pensiero del professor Enzo Tiezzi, pioniere della sostenibilità ambientale: